sono stati tra i più bassi degli ultimi cinquant'anni. "In controtendenza rispetto all'evoluzione dell'inflazione complessiva, i costi dei servizi pubblici hanno fornito al sistema impulsi inflazionistici di una certa rilevanza", comunica il ministero dell'Economia nella Relazione sulla situazione economica del Paese. Tra gli aumenti più consistenti quelli per l'acqua potabile (+5,9%) e i rifiuti (+4,5%). Più cari anche i biglietti dei treni
escluse) "hanno registrato fin dall'inizio dell'anno - si legge nella Relazione di via XX Settembre - una ripresa della dinamica di crescita, con tassi saliti da poco meno del 2% al 3,5% circa di fine 2009". I rincari hanno riguardato sia quelle "controllate a livello nazionale, sia quelle regolate localmente".
Se l'aumento generale può risultare contenuto (+1,3%) perché comprensivo del calo delle tariffe energetiche, spiccano gli aumenti di molte delle voci: dal +7,3% dei traghetti al +4,6% dei treni, dal +5,6% dei servizi postali al +4,4% per l'ingresso nei musei.
"Tra le voci più importanti per i bilanci delle famiglie - si legge nel dossier del ministero - la dinamica inflazionistica si è confermata notevolmente sostenuta, oltre che in accelerazione, per gli esborsi relativi all'acqua potabile e ai costi della raccolta dei rifiuti urbani: nel caso della prima la crescita media annua è risultata appena inferiore al 6%, mentre per la seconda voce è stata del 4,5%".
Infine il Tesoro rileva che nella media del 2009, la crescita dei prezzi per l'insieme delle tariffe non energetiche è stata del 2,5%, in aumento rispetto al 2,1% del 2008 e oltre un punto e mezzo più elevata rispetto a quella dell'indice generale.