Quantcast
×
 
 
12/08/2010 08:48:44

Un'estate di riserva: ieri sera in scena per le vie del centro la "protesta" nata su facebook

ed ha monopolizzato l'attenzione di tutti i passanti, e non poteva essere altrimenti. Attori vestiti da turisti che interagivano con il redazione_corteo.jpgpubblico, ragazzi che leggevano libri in silenzio, poeti, semplici cittadini, giornalisti. C'era anche la nostra redazione, abbiamo letto due nostre inchieste: il rapporto mafia/politica in provincia di Trapani ed alcuni stralci delle intercettazioni telefoniche contenute nelle operazioni antimafia che hanno coinvolto il nostro territorio. E' stato il nostro supporto alla libertà di informazione,contro la legge bavaglio, alla libera circolazione delle idee. Questa manifestazione è stata un successo per il suo netto significato simbolico. Non è stato facile, le persone che passeggiavano non hanno capito subito di cosa si trattava, ma in molti si sono immediatamente uniti al gruppo fino a riempire, nella tappa finale, una Piazza della Repubblica che era quasi vuota, nonostante fosse agosto. Un estate di riserva è possibile.

 

L'idea è nata da Francesco Vinci con l'istituzione di un gruppo su facebook poche settimane fa, eppure il riscontro è stato notevole. C'è un'ampia porzione di società civile che non si accontenta delle scelte sterili dell'amministrazione mirate ad accontentare esclusivamente i fornitori abituali di servizi culturali, a dispetto di un tessuto sociale che diventa ogni giorno più povero di contenuti. Nel torpedone che ieri sera ha invaso il centro storico c'era tanta gente che, per una notte, ha voluto cambiare il destino della città, un silenzio che spesso si appiattisce con le determine dirigenziali. C'erano anche molti operatori culturali che lavorano con il Comune, il segno che questa manifestazione non era una semplice operazione politicizzata ma un bisogno di tanti di rivendicare un nuovo indirizzo nelle politiche culturali delle città.