Finalista all’ultima edizione del premio Strega, dove ha mancato la vittoria per una manciata di voti, in questo libro l’autrice racconta la storia di Anna e Francesca, alle prese con la propria adolescenza in una Piombino operaia che poco si concilia con le loro aspirazioni. Uno scenario che finisce per riflettere l’Italia di oggi, in cui i sogni vengono dettati dai palinsesti televisivi e i tradizionali luoghi di formazione appaiono ormai svuotati delle loro funzioni. E mentre le nuove generazioni si preparano tra mille difficoltà ad affrontare i primi confronti con il mondo dei grandi, gli adulti faticano a trovare un nuovo equilibrio in una comunità che ha smarrito la propria identità operaia, facendo propri gli echi edonistici delle grandi realtà metropolitane.![avallone_2.jpg](http://www.marsala.it/ed_images/Image/culturasocieta/libri_letteratura/avallone_2.jpg)
Venticinque anni, originaria di Biella ma per anni residente a Piombino, Silvia Avallone ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della letteratura a Bologna, dove ha frequentato la facoltà di lettere e filosofia. Ha pubblicato racconti e poesie per le riviste “Nuovi Argomenti” e “Clan Destino”, firmando nel 2008 un interessante saggio su Anna Magnani, “Un’attrice e le sue donne”.
Nel corso dell’incontro di giovedì, l’autrice converserà con il giornalista Renato Polizzi e la professoressa Carla Messina.
L’incontro è organizzato dalla Libreria Mondadori e dall’agenzia Communico, in collaborazione con l’amministrazione comunale.
credits:Stefano Lorefice