Il presidente del Csr, ing. Francesco Lo Trovato, lo ha comunicato 15 giorni fa al Comune e alle famiglie degli assistiti, con una lettera
di preavviso. Per questo, da ieri (lunedì 2 agosto) il suddetto servizio è stato interrotto. Il Csr si unisce alla rabbia manifestata dalle famiglie degli assistiti, 68 disabili, molti dei quali - a causa di questo disservizio - si sono visti costretti a non portare più i figli ad effettuare la riabilitazione.
“Il centro di Riabilitazione da dieci anni a questa parte ha effettuato il trasporto dei nostri familiari in modo gratuito, e dopo varie sollecitazioni da parte del Centro al Comune per la stipula di una convenzione, ancora ad oggi non abbiamo avuto nessuna risposta fattiva in merito – hanno scritto i genitori in una lettera aperta, recapitata anche al presidente Lo Trovato - Di fatto il trasporto dei disabili di un centro di riabilitazione è completamente a carico del Comune o, evenienza più frequente, dato in convenzione a terzi (più opportunamente allo stesso centro di riabilitazione)”. “L’assessore Riccardo La Rosa, ci ha ricevuti comunicandoci in maniera poco garbata, che i problemi erano i nostri e che tanto noi genitori parcheggiamo i nostri figli presso il centro, per andarci a sbrigare le nostre faccende. Inoltre l’Assessore dichiarava di non essere a conoscenza della sospensione del servizio trasporti, mentre in effetti la comunicazione era stata protocollata in data 06/07/10 e 23/07/10 dal Comune stesso, e affissa presso il centro di riabilitazione già dalla stessa data della consegna al Comune. Non conosceva il problema sostenendo che non gli era pervenuta nessuna richiesta di trasporto, mentre il Presidente del centro di riabilitazione ha intrattenuto svariati incontri con questa amministrazione dal settembre del 2009. Alla fine ci rassicuravano dicendo che avevano bisogno di una settimana per organizzarsi decidendo di assegnare il servizio al loro personale che di fatto non è professionalmente adeguato. Noi familiari vogliamo essere assicurati di questa professionalità, in quanto fino ad oggi tale servizio è stato svolto dal personale del centro di riabilitazione, appositamente formato e competente in materia di assistenza e trasporto alle persone disabili. Un compito di responsabilità, visto che durante il trasporto possono presentarsi crisi epilettiche, disturbi comportamentali di soggetti Autistici o gravemente ritardarti, oltre alla gestione di persone in carrozzina. In considerazione di ciò noi familiari non siamo disposti ad accettare la soluzione del Comune di utilizzare personale proprio e di conseguenza ci rifiutiamo di presentare domanda relativa al servizio di trasporto come richiestoci dallo stesso Comune”.