Il pretesto è stata una seduta del consiglio comunale dello scorso venerdì quando i consiglieri del Partito Democratico, lamentando che il sindaco non fosse in aula, hanno attaccato l’amministrazione esclamando a più riprese: «Vergogna, vergogna». In realtà Vittorio Sgarbi, seppure in ritardo, è andato in Consiglio Comunale. E nel suo intervento ha detto: «In nome della legge, in nome della legalità e contro la mafia, la Sinistra non si permetta ad insultare questa amministrazione. Se la Sinistra si accomoda a seguire gli interessi della mafia, lo faccia, ma non insulti questa amministrazione che è in grado di impedire oggi quello che domani sarà oggetto di inchiesta, come è già avvenuto a Siracusa, e di non rimpiangere, ipocritamente, la libertà di un paesaggio violato. Se io fossi stato qui prima che le installassero, oggi non avremmo nemmeno le pale eoliche rispetto alle quali la Sinistra non ha detto una parola.
Sgarbi ha letto durante la seduta un messaggio del ministro degli Interni Roberto Maroni che gli conferma l’esistenza di indagini in corso in Sicilia sulle connessioni tra criminalità organizzata e business nel settore del fotovoltaico
«Quando lanciavo l’allarme sull’eolico mi attaccavano dicendo: questo è pazzo, impedisce lo sviluppo, l’economia, l’energia pulita. Poi abbiamo scoperto che nell’eolico c’era dentro la mafia. Il fotovoltaico è la stessa cosa. Rispetto all’eolico però oggi abbiamo un solo vantaggio: che possiamo salvare le più belle campagne del mondo, i luoghi più straordinari»
Ho fatto un sopralluogo sui luoghi dove vorrebbero installare i pannelli fotovoltaici: non ce n’è uno che, perdendo la coltivazione dell’uva o dell’ulivo, sia un miglioramento, un vantaggio se non desertificando, distruggendo, eliminando le coltivazioni.
Quando la sinistra scoprirà - in ritardo - che insieme a quelli che dicono di volere il fotovoltaico “per il bene della città, per il bene di tutti”, si sveleranno interessi non puliti, allora dovrà vergognarsi di averci insultato. Vergognarsi per avere impedito anche a lei di essere complice della criminalità organizzata che c’è nei pannelli fotovoltaici come c’è nell’eolico.
Certamente io non ho alcuna intenzione di essere il sindaco di un delitto che si perpetua e che è la continuazione di quello che è stato fatto con l’eolico».