Ecco le parole di Lombardo: “C’è una volontà di una ripresa forte dell’attività amministrativa che è stata aggredita da più parti. Abbiamo un assetto che dovrà quadrarsi attorno a
un patto: un governo di legislatura fatto da gente di buona volontà che conosce il proprio mestiere e lo sviluppi fino in fondo e ad una alleanza che resista nel tempo per realizzare un programma riformista.”
“Il programma riformista sarà il vero fattore di selezione di questa alleanza e la cui attuazione richiede non sei mesi ma anni. Siccome riformare vuol dire rivoluzionare abitudini e modi di fare, un andazzo che ci vede saccheggiati da secoli, non c’è dubbio che le reazioni che subiamo, che abbiamo subito e che subiremo sono apocalittiche. Siamo esposti a mille aggressioni cercando di far vincere la Sicilia. Fin quando ci stiamo, ci stiamo per questo”.
Ma la trattativa, almeno con l'Udc, è difficile. Scrive in un comunicato il segretario regionale dell'Udc, Saverio Romano: “Non c’è alcuna trattativa tra l’Udc e Lombardo per la partecipazione al governo della Regione. Ribadisco che anche in occasione dell’incontro che il sottoscritto e Casini hanno avuto a Roma con Lombardo gli sono state ulteriormente ribadite delle questioni politiche e da lui ci attendiamo risposte politiche. Dentro l’Udc non c’è alcuna competizione, nessuna corsa e quindi nessuna guerra per poltrone assessoriali. Evidentemente la nostra coerenza – merce rara di questi tempi – risulta poco gradita ad alcuni che stentano a capirla o ad apprezzarla, ma per noi cambia poco, dal momento che la nostra priorità è il bene della Sicilia”.