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20/07/2010 09:00:00

Incendio sul monte Erice. Il sindaco di Trapani chiede misure straordinarie

e per conoscenza al Prefetto, affinché “vengano attuate tutte le iniziative necessarie ed urgenti per evitare che, con le prime piogge autunnali, Trapani si ritrovi sommersa dall’acqua e dai detriti, che inevitabilmente verrebbero giù da Erice in maniera ancora più dirompente, vista l’assoluta assenza di barriere naturali poste dalla vegetazione ora completamente distrutta dalle fiamme”.
Il Sindaco Fazio evidenzia che “nel settembre dell’anno scorso sul territorio trapanese si è abbattuto un violento nubifragio, i cui danni sono stati ingenti. A fronte della dichiarazione dello stato di calamità naturale e d’emergenza, nulla è stato fatto dalla Regione, ne’ in termini di risarcimento dei danni, ne’ in termini di definizione di percorsi idonei per intervenire a livello infrastrutturale. Nonostante le continue richieste avanzate dall’Amministrazione Comunale, non si è ricevuta mai alcuna risposta. L’Amministrazione ha posto in essere, con i propri mezzi e le proprie risorse, una serie di iniziative, quali la prosecuzione delle opere di collegamento delle acque con il depuratore, lo svuotamento e la ricostruzione di una vasca di decantazione, la pulizia straordinaria delle caditoie nei luoghi in cui sono stati eseguiti i lavori per i collettori con l’utilizzo di mezzi speciali, l’appalto per la pulizia dei tombini sin dal mese di agosto”.

L’incendio di Erice, che ha raso al suolo gran parte della vegetazione, rischia però di rendere vana qualsiasi iniziativa: “c’è grande preoccupazione per ciò che si potrebbe determinare – afferma Fazio -. A causa del rogo oggi non vi è più alcun freno alle acque ed ai detriti che naturalmente scendono dal monte Erice e si riversano sulla città di Trapani, posta a valle e, in molte zone, perfino sotto il livello del mare. Quando, lo scorso anno, all’indomani dell’alluvione del 16 settembre, l’allora Direttore del Dipartimento Regionale della Protezione Civile venne in città per effettuare una serie di sopralluoghi, assieme al prof. La Loggia, ci è stato chiaramente detto che la nostra è una città a rischio inondazioni, sia per la sua conformazione, sia perché, trovandosi a valle di Erice, inevitabilmente finisce per subire le conseguenze di ciò che la montagna non riesce a contenere. L’incendio di sabato scorso ad Erice non fa altro che accrescere i rischi”.
Il Sindaco conclude sostenendo che “gli Enti preposti, Protezione Civile nazionale e Regionale, non possono rimanere inerti lasciando solo agli enti locali, i Comuni di Trapani ed Erice, il compito di salvaguardare il proprio abitato, sapendo benissimo che gli enti locali non hanno i mezzi strumentali e finanziari necessari per affrontare quella che si prospetta come una nuova emergenza. Bisogna intervenire subito, per prevenire una situazione di rischio palese ed annunciato, dinanzi al quale non ci si può voltare dall’altra parte, aspettando che accada il peggio”.



Native | 2024-07-16 09:00:00
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