L’ha detto il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, a proposito del suo incontro di ieri, a Roma, con il sottosegretario alla Protezione civile, sull’emergenza rifiuti in Sicilia. ”Puntiamo a un nuovo piano dei rifiuti – ha aggiunto Lombardo – che parta dalla raccolta differenziata. Non escludiamo la termovalorizzazione, anche per la produzione di energia elettrica, ma non sarà un sistema fondato sui termovalorizzatori. Se la condizione del governo e, in particolare, del ministero dell’Ambiente, è che tutto deve concludersi se non con quattro, con tre termovalorizzatori da 500 mila tonnellate, mi pare che non si è capito nulla”. ”Noi non siamo per far fare lunghi viaggi ai rifiuti – ha continuato il governatore -, né si può pensare che dopo aver smantellato un piano nel quale piaccia o non piaccia c’era lo zampino della mafia, ora con i poteri straordinari sia io a doverlo eseguire. Cosa che non farò mai e non consentirò si faccia in Sicilia, anche perché sappiamo che non pochi dei rivolgimenti contro questo governo si devono proprio a queste scelte di pulizia, legalità e buona amministrazione che abbiamo compiuto”.