A Roma, in Piazza Navona, la manifestazione principale. Tra i promotori tanti comitati
spontanei, sindacati e associazioni.
Nella capitale sono numerosi gli interventi previsti. Si parte alle 17.
A condurre sarà Tiziana Ferrario.
Nella conferenza stampa di presentazione l'ex conduttrice del telegiornale di Minzolini dice: “Hanno trasformato il Tg1 in un’arma di distrazione di massa. E questa legge può diventare un alibi ulteriore”.
La Federazione nazionale della stampa (Fnsi) esprime un desiderio: “Preferiamo che non ci siano bandiere di partito”.
Franco Siddi, segretario della Fnsi, spiega le ragioni della mobilitazione: “Viviamo una stagione pericolosa: l’informazione non può avere un’agenda dettata dal Governo o da altri poteri”.
E ancora: “Non accetteremo mai di passare da cani da guardia del potere a cagnolini da salotto”.
Anche Roberto Natale, presidente della Fnsi, che chiede “ai partiti di limitarsi all’adesione. Preferiamo che non ci siano bandiere. La nostra è una manifestazione unitaria in difesa della Costituzione”.
Poi interviene Fulvio Fiammoni, Cgil, che annuncia: “Se il governo andrà avanti saremo di fronte al Parlamento, e metteremo in atto ogni ricorso possibile”.
In campo c'è anche una presenza inattesa, quella di Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky Italia.
E le sue parole sono nette: "Questa legge è sbagliata e noi ci batteremo contro di essa, con qualunque mezzo.
E se Carelli (il direttore di Sky Tg24) andrà in carcere, sono pronto ad andarci con lui".
Mai vista una solidarietà così forte dlel'editore a un suo direttore.
Ma Mockridge chiarisce a fondo la posizione dell'azienda di Murdoch: "Sky Italia è un'azienda che opera in base alle regole del paese in cui si trova, ma qualsiasi legge imbavagli la comunicazione, minacci gli editori e preveda la galera per i giornalisti è sbagliata e costituisce un attacco alla libertà d'informazione". Ben detto.