Per lo Spi – Cgil per avere una riforma fiscale più equa occorre, anzitutto, “ una riforma dell'Irpef, aumentare il reddito netto disponibile attraverso una maggiore detrazione delle spese, innalzare a 8 mila euro le attuali quote esenti per il reddito da pensione, incrementare le detrazioni legate all'età, estendere la 14esima mensilità a coloro che hanno un reddito basso e prevedere la concessione di un bonus fiscale per gli incapienti”.
“La proposta dello Spi – ha anticipato Granello – è quella di una riforma fiscale che tenga conto delle necessità delle fasce più deboli della popolazione fino ad oggi penalizzate. Per tale ragione – ha proseguito – riteniamo che sia indispensabile istituire anche un'imposta per le grandi ricchezze e tassare le rendite”.