Falsone è stato fermato in una citta' imprecisata del sud della Francia. La notizia e' confermata dal capo della squadra Mobile di Agrigento, Alfonso Iadevaia, che ha aggiunto di attendere comunque il risultato della dattiloscopia.
“L'arresto di Falsone colpisce Cosa nostra di Agrigento, una provincia che provava a riorganizzare le fila e ad alimentare l’organizzazione anche sul piano regionale. Falsone, infatti, già da tempo era attivo anche nella provincia di Caltanissetta”. Lo dichiara il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione antimafia. “Certo – aggiunge Lumia – questo successo non ci deve far dimenticare che Matteo Messina Denaro, il numero uno di Cosa nostra, continua ad estendere, con propri uomini, il suo potere su tutto il territorio regionale e, quindi, anche nelle aree di influenza di Falsone”. “Le forze dell’ordine e la magistratura – continua l’esponente del Pd – non devono perdere i poteri, gli strumenti e le risorse a loro disposizione, ottenuti pagando spesso prezzi altissimi. La politica e le istituzioni si mettano al loro servizio, ma soprattutto abbiano il coraggio di guardarsi dentro e recidere ogni tipo di collusione mafiosa presen