"Quando cala la libertà di stampa - dice - cala anche la democrazia". Per il direttore di Famiglia Cristiana, la legge sulle intercettazioni è un'altra "mazzata" dopo la revoca delle agevolazioni fiscali che "ha messo a serio rischio la sopravvivenza di molte testate" e "colpisce il sacrosanto diritto dei giornali di informare e dei cittadini a essere informati".
L'obiettivo dichiarato di proteggere la privacy dei cittadini, per Don Sciortino "non giustifica un decreto dal sapore punitivo verso editori, giornalisti e magistrati". Si tratta di una legge "pasticciata e inutile", perchè "le cose di casa nostra le leggeremo su Internet o sui giornali stranieri" e "giova solo a chi si accanisce per una rapida approvazione o alla 'casta' politica in genere".
Con la nuova legge si favorirbbero i malavitosi, secondo Don Sciortino che vorrebbe un analogo accanimento su provvedimenti più vicini ai cittadini come la riforma del fisco e sulla privacy conclude: "Tutti ne hanno diritto ma chi ha un ruolo pubblico deve rassegnarsi a una privacy più ridotta e a rispettare l'obbligo di comportamenti irreprensibili".