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22/06/2010 04:02:48

"Sospendere il consigliere Errera". Libera torna alla carica con il Prefetto

Il pretesto è ora dato dalla vicenda giudiziaria che riguarda Campobello di Mazara, dove il Prefetto Trotta ha sospeso due consiglieri comunali della maggioranza di centrosinistra, Antonino Di Natale e Giuseppe Napoli,che sono stati arrestati con l'accusa di corruzione (intascavano, secondo gli inquirenti, tangenti per trattare in aula concessioni edilizie).  Perchè a Campobello i due consiglieri sono stati sospesi e a Marsala invece non si è fatto nulla?  Scrive Libera: "Lo scorso dicembre, abbiamo appreso dagli organi di stampa che, secondo il prefetto, il consigliere Errera, pur essendo stato condannato in primo grado per aver favorito la latitanza del boss mafioso Antonino Rallo, non poteva essere sospeso, né dichiarato decaduto dal suo incarico. Non comprendiamo secondo quale principio ciò che vale per Di Natale e Napoli, per i quali comunque non c’è ancora alcuna sentenza di condanna, non valga per il consigliere comunale marsalese. Auspicando un chiarimento da parte della prefettura di Trapani su questa vicenda, il locale presidio di Libera coglie l’occasione per ribadire il proprio invito a tutte le forze politiche, alle associazioni e alla cittadinanza affinché il principio della qualità della rappresentanza possa essere sempre al primo posto nella scala delle priorità del nostro territorio".

In realtà le condizioi di decadenza o di sospensione dalla carica di consigliere comunale sono strettamente disciplinate dal Capo II del Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali approvato con Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Se la decadenza è ammessa in caso di arresto (per alcuni tipi di reati, come è avvenuto per i consiglieri comunali di Campobello) non è ammessa per il reato di favoreggiamento (art. 378 codice penale).

Questi i tre casi di sospensione dei consiglieri comunali:

a) coloro che hanno riportato una condanna non definitiva per uno dei delitti indicati all'articolo 58, comma 1, lettera a), o per uno dei delitti previsti dagli articoli 314, primo comma, 316, 316-bis, 317, 318, 319, 319-ter e 320 del codice penale;
b) coloro che, con sentenza di primo grado, confermata in appello per la stessa imputazione, hanno riportato, dopo l'elezione o la nomina, una condanna ad una pena non inferiore a due anni di reclusione per un delitto non colposo;
c) coloro nei cui confronti l'autorità giudiziaria ha applicato, con provvedimento non definitivo, una misura di prevenzione in quanto indiziati di appartenere ad una delle associazioni di cui all'articolo 1 della legge 31 maggio 1965, n. 575, come sostituito dall'articolo 13 della legge 13 settembre 1982, n. 646. La sospensione di diritto consegue, altresì, quando è disposta l'applicazione di una delle misure coercitive di cui agli articoli 284, 285 e 286 del codice di procedura penale.

 Intanto Libera si è riunita in Assemblea Provinciale dei soci a Calatafimi-Segesta presso i locali dell’AVIS accogliendo le dimissioni della Coordinatrice provinciale Margherita Asta, con grande commozione di tutti oltre che della dimissionaria, che per motivi personali ha dovuto sospendere l’incarico affidatole dall’Assemblea dei Soci nell’aprile del 2008.
L’Assemblea dei Soci in presenza del neo-Coordinatore Regionale di “Libera Sicilia”, Umberto Di Maggio, ha deciso di avviare una sperimentazione della gestione del Coordinamento Provinciale in una formula collegiale, secondo i principi della corresponsabilità, uno dei concetti cardine del “fare di Libera” di Don Luigi Ciotti, Presidente e fondatore dell’Associazione LIBERA.
Il Coordinamento Provinciale di “Libera Trapani” è costituito dai referenti dei Presidi Comunali di: Calatafimi-Segesta, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Marsala e Trapani.