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19/06/2010 15:03:28

A Palermo il Sicilia Pride 2010

Un trentennale importante non solo per Arcigay, ma per tutto il movimento LGBT italiano e (che si voglia accettarlo o meno) anche per la storia di tutti i movimenti civili italiani.
Nell'organizzazione del pride si è cercato di coinvolgere in modo trasversale quante più realtà possibili. La manifestazione ha ottenuto il patrocinio del Comune di Palermo, della Provincia e della Regione; dell'Università di Palermo e del Comune di Taormina.
Già in questi giorni il pride, previsto a ridosso della fatidica data del 28 giugno - giorno della riscossa dei gay dello Stonewall Inn di New York nel lontano 1969 -, ha proposto tutta una serie di eventi presso un Pride Village allestito ad hoc al Giardino Inglese. Un cammino verso la giornata di sabato costellato da seminari, letture, dibattiti, workshop e feste. Tra gli artisti e gli intellettuali che hanno dato il loro contributo: Emma Dante, Stefania Petix, Giovanna Fiume, Alessandro Rais, Nino Gennaro, Giuseppe Giambrone, e molti altri ancora.
Insomma, una grande festa colorata che si è sempre basata su di un principio fondamentale: coinvolgere città intere con l'intento di sfondare il muro dell'omofobia, della diffidenza e dell'ignoranza.

Principio che però non trova d'accordo la Giovane Italia, il movimento giovanile del Popolo della libertà, che ha deciso di mobilitarsi contro il Gay Pride di sabato insieme con altre associazioni, partiti e movimenti. Giovane Italia ha espresso il suo "forte dissenso nei confronti di una manifestazione che già nelle altre città si è contraddistinta, prima ancora che per i contenuti, per un volgare esibizionismo sessuale (a prescindere dall'orientamento) che infrange ogni elementare regola di buon senso". A preoccupare il movimento giovanile del Pdl è anche la piattaforma rivendicativa del Sicilia Pride "che inneggia ai matrimoni tra omosessuali e al diritto di adozione dei minori, nonché a leggi contro l'omofobia (termine ambiguo e abusato) per limitare la libertà di espressione sul tema dell'omosessualità".
Su questi temi Giovane Italia ha tenuto oggi una conferenza stampa a Palermo nella quale ha annunciato pubblicamente la presa di distanza da quegli esponenti locali di partito "che in queste settimane hanno appoggiato (con disegni di legge all'Ars e mozioni presentate negli enti locali) le rivendicazioni del Sicilia Pride in linea con il Pd e Rifondazione Comunista, senza preoccuparsi del fatto che tali tesi politiche sono antitetiche ai valori e ai programmi del Popolo della libertà".
Ma l'ala della Giovane Italia che fa capo agli ex Forza Italia prende le distanza da questo annuncio attribuendone la paternità agli ex di Alleanza Universitaria (originati da An). Gli ex forzisti, in una breve nota, hanno affermato di "non condividere le tesi portate" dai loro colleghi.

Appoggi, dissociazioni e solidarietà personali si sono viste anche a Bagheria, città che con Giuseppe Di Salvo e Piero Montana, ha contribuito alla storia del movimento LBGT italiano, avendo entrambi fondato la prima associazione politica degli omosessuali in Sicilia, il FUORI! di Palermo nel lontano 1976.
All’appuntamento del Pride palermitano non è mancata l’adesione del sindaco Biagio Sciortino, dell’assessore Gianfranco Ingrassia, di Piero Montana, responsabile del registro delle unioni civili di Bagheria, il quale, oltre all’adesione, parteciperà attivamente al Pride di Palermo ed ad altre manifestazioni ad esso connesse.
Il sindaco Sciortino nel manifestare la sua adesione al Pride ha ricordato come recentemente sia intervenuto, dal sito istituzionale della città, in difesa di un ragazzo romano vittima della violenza omofobica. L’assessore Ingrassia nell’aderire alla manifestazione del movimento LBGT siciliano auspica che il sistema televisivo italiano non colga come in passato gli aspetti, per così dire, "più folkloristici" del corteo, ma mostri attenzione alla partecipazione massiccia di tanta gente comune che aspira a diventare , nella sua visibilità, soggetto politico. Per Montana infine impegnato attivamente in questo Pride palermitano si tratta di un impegno politico, sociale, morale a cui ha dedicato tutta una vita.
Qualcuno però, l'assessore alla Cultura, Pubblica Istruzione e Legalità, Filippo Maria Tripoli, ha voluto precisare, rimarcando e sottolineando, che "non è il Comune di Bagheria che aderisce al Sicilia Pride del 19 giugno 2010 ma personalmente Piero Montana, al quale si riconoscono tante battaglie condotte a favore dei diritti degli omosessuali. Il sindaco di Bagheria Biagio Sciortino, e l'assessore Gianfranco Ingrassia , hanno condiviso, a carattere personale, l'idea della partecipazione di Montana che non rappresenta però la partecipazione dell'amministrazione comunale".
"Ritengo che a nessuno debba essere negato il diritto di manifestare, allo stesso tempo non si deve selezionare la libertà - ha aggiunto Tripoli - lo stesso diritto di manifestare un'idea contraria infatti deve essere garantito a tutti". "Non mi riconosco in alcune delle richieste che sono veicolate attraverso questa manifestazione che spesso diventa una mera ostentazione - ha riferito l'assessore - non posso condividere la richiesta del matrimonio tra gay e la richiesta di adozione di minori, leggere manifesti offensivi della religione cristiana colpisce la mia sensibilità e la mia fede religiosa. Quel che non deve mancare è il dialogo ed il confronto non lo scontro ed il conflitto, solo con il dialogo si risolvono i problemi, forse i diritti degli omosessuali andrebbero discussi in consessi più seri e di peso".