processato per concorso esterno in associazione mafiosa. Un'accusa dalla quale, il 19 dicembre del 2006, al termine del processo celebrato con rito abbreviato, il politico marsalese era stato assolto dal giudice delle udienze preliminari di Palermo Antonella Pappalardo.
Lo scorso 5 febbraio, invece, il procuratore generale presso la Corte d'appello aveva chiesto la condanna a 5 anni di carcere. E stessa pena, in primo grado, avevano invocato i pubblici ministeri Massimo Russo e Roberto Piscitello. David Costa era finito in carcere il 15 novembre del 2005. Ad arrestarlo, nella sua abitazione di Marsala, in esecuzione di un provvedimento firmato dal gip di Palermo Giacomo Montalbano, furono polizia e guardia di finanza. Sempre per concorso in associazione mafiosa, nel 2004, Costa aveva ricevuto un avviso di garanzia. L'indagine a suo carico è collegata a quella denominata Progetto Peronospera, riguardante gli intrecci tra mafia e politica a Marsala. Secondo l'accusa Costa era "interessato a ricevere il sostegno della famiglia mafiosa di Marsala".