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16/06/2010 07:51:48

Ormeggi allo stagnone: la posizione della Capitaneria

molte informazioni continuano a non soddisfare le parti in causa preannunciando una stagione di malumori e proteste. Dopo una nuova riunione indetta alla Provincia nella giornata di lunedì, cui hanno preso parte oltre all’assessore al ramo, Regina, le associazioni del territorio e i rappresentanti istituzionali, la Capitaneria di Porto, talvolta tirata in ballo in modo inesatto e individuata, erroneamente, come uno tra gli enti in grado di sbloccare l’intera vicenda, puntualizza ancora una volta la propria posizione in merito, l'unica possibile, sulla determina presidenziale relativa alla navigazione e alla fruizione dello Stagnone, sulle conseguenti eventuali deroghe concesse, nonché sulle ipotesi di individuazione di aree da assegnare all'ormeggio delle imbarcazioni a motore. “E’ un susseguirsi di fraintendimenti e desideriamo sgomberare il campo da ulteriori equivoci – dice il comandante Vincenzo Cascio – ed è per questo che, intanto, abbiamo inoltrato una nota alla Provincia, assieme a tanti altri enti interessati, l’11 giugno appena trascorso, proprio per chiedere di vigilare sulle possibili condotte illecite derivanti anche dalle deroghe concesse, così come si è verificato in passato ed impedire, quindi, la commissione di abusi all’interno dello Stagnone, poi per ribadire che non possiamo avallare la richiesta di alcuna associazione di diportisti – alcune delle quali ci hanno chiesto di non ostacolarle nell’individuazione delle aree per gli ormeggi – dal momento che siamo stati allertati per eseguire altri sequestri nella zona per tutti gli ormeggi abusivi presenti, così come nuovamente disposto dalla Procura”. La Capitaneria di Porto, quindi, ribadisce di poter svolgere esclusivamente la funzione di controllo imposta dal regolamento vigente, e di non aver competenze in merito alle decisioni che stanno a cuore ai proprietari delle imbarcazioni, ai quali, comunica, invece, appunto, l’imminente esecuzione di ulteriori sequestri stabiliti dalla magistratura. Sull’argomento era intervenuta, in modo particoalare, l’Associazione “Porta d’Occidente” presieduta da Nino Ienna, che oltre ad aver chiesto all’assessore Ronci come mai non hanno previsto per lo Stagnone la presenza di un servizio sanitario e di assistenza bagnanti, reclama la Riserva “per tutti o per nessuno”. “Attualmente all’interno dello Stagnone sono ormeggiate circa 150 piccole barche – dice Ienna - se la concessione per l’ormeggio, in deroga al regolamento, non dovesse essere accordata, ci attiveremo affinchè tutti gli utenti vengano trattati allo stesso modo”.



EA2G | 2024-12-23 14:54:00
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