Non è stato raggiunto il quorum del 50% più uno dei votanti. E’ stato un referendum inutile perché non ci sono indicazioni. NA San Giuliano gli aventi diritto al voto erano 6.778, ma i voti validi si sono fermati a 830 (12,25 per cento). 421 hanno detto sì all'unione con Trapani, 366 no, con 19 schede bianche e 24 nulle, Il sì ha ottenuto il 53,49 per cento, il no si è fermato al 46,51 per cento. A Trentapiedi gli aventi diritto erano 6.854, i voti validi 1.049. Qui il sì all’unione con il capoluogo è passato per 526 sì contro 523 no, ovvero 50,14 per cento contro 49,86 per cento. A Casa Santa c'è stato il 14,67 per cento di votanti, con 541 no, pari al 59,45 per cento, mentre il sì ha raggiunto quota 369, pari al 40,55 per cento. Il quarto ed ultimo quesito era riferito all’intero territorio comunale. Gli aventi diritto al voto erano 23.457. I votanti soltanto il 14,01 per cento, 3.287. Il no alla rettifica delle sole strade di confine con i Comuni di Trapani, Valderice e Buseto Palizzolo è stato il 53,35 per cento (1.673 voti), mentre il sì ha ottenuto 1.463 voti (46,55 per cento).
Il Sindaco di Erice Giacomo Tranchida, ad urne chiuse, ha rilasciato la seguente dichiarazione: 1430 cittadini elettori hanno detto NO al distacco del territorio ericino di Casa Santa confinante con Trapani, rispetto ai 1316 cittadini ericini diversamente favorevoli. Le popolazioni delle frazioni di Napola e Ballata, ancor più in maniera netta e chiara con 189 voti contrari e 41 favorevoli, addirittura si sono pronunciati contrari alla mera rettifica dei confini stradali con Trapani.
Non ci sono ne vinti ne vincitori, ne potevano esserci, anche perché il referendum aveva valore consultivo, cioè, fornire all’Amministrazione ed al Consiglio comunale il “termometro” popolare circa una radicale modifica dei confini ericini conseguente ad una serena riflessione sulla personale civica identità culturale. Detto argomento ha rappresentato salotto politico a destra come di sinistra da 40 anni, raffiorante e roboante in vista di ogni scadenza politico-elettorale. Oggi i cittadini potevano e hanno detto la loro.
I cittadini hanno avuto finalmente la possibilità di dire la loro e, piaccia o meno è stato messo finalmente un punto. Se dobbiamo dirla tutta, proprio l’ipotesi fusione, quale argomento di analisi e confronto volto alla cancellazione di Erice, definitivamente viene archiviata e bandita!!! Al Senatore D’Alì, che in maniera stupefacente e miope si lascia andare in ridicole affermazioni circa la lettura del voto referendario consultivo quanto prima mi riprometto donare una storica, ma quanto mai attuale, riedizione del famoso racconto ironico omaggiato da un noto ericino ad alcuni fanatici e invidiosi trapanesi “tira, tira, chi Cofanu veni”. Cercherò di sforzarmi spiegandogli anche come finì... invitandolo pertanto, più che a pensare alla Grande Città, a dotarsi di idoneo e Grande Salvagente o di Braccioli idonei in vista della scadenza della NOMINA senatoriale".