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10/06/2010 02:36:57

La guerra dell'Udc blocca il rimpasto di Turano. La crisi approda in consiglio

C'è un nuovo gruppo al consiglio provinciale. E' frutto delle divisioni interne all'Udc dopo la decisione del presidente Mimmo Turano di revocare l'assessore Francesco Gancitano.
I due consiglieri Silvano Bonanno e Giacomo Sucameli, hanno lasciato il gruppo ufficiale dell'Udc per dare vita ad un'altra aggregazione che hanno denominato "Udc verso il Partito della Nazione e per il movimento Rinnovamento Sociale". Ne fa parte anche Giovanni Angelo,. Il presidente rimane alle prese con il rimpasto di Giunta. L'iniziativa di Bonanno e Sucameli mischia i numeri di maggioranza e i rapporti di forza tra i gruppi che stanno a supporto del rimpasto. Si apre anche un contenzioso politico che non potrà tollerare gruppi che si rifanno al partito ma sono contro la sua linea ufficiale.
L'ultima nota viene da Turano: "Ancora una volta devo registrare un insolito atteggiamento da parte del gruppo che fa riferimento all’ex onorevole Pino Giammarinaro. L’annunciata costituzione di un nuovo gruppo consiliare, da parte di alcuni consiglieri provinciali che dicono di lavorare per il nuovo partito sa molto di antichi retaggi politici. Altro che nuova visione della politica! In buona sostanza, si pensa di costruire un progetto condiviso e non si partecipa neanche alla direzione provinciale che ho convocato di recente per discutere del nuovo progetto politico. Ancora una volta, gli amici di Pino Giammarinaro, continuano ad usare il partito come meglio gli fa comodo. La delicata fase che l’Udc sta vivendo verso una nuova formazione non trova di certo particolare utilità in comportamenti di questa natura. Sono impegnato, insieme a tanti amici a creare le necessarie condizioni per avviare una fase costituente che, oltre a dare rinnovate ragioni politiche agli aderenti, apra un costruttivo confronto con i giovani, le forze sane e le associazioni di questo territorio che, credo, siano poco dilettati a costituzioni di correnti ma abbiano invece molto interesse ai programmi ed ai progetti che il nuovo “Partito della Nazione” vorrà fare, per affrontare il delicato mo-mento politico, economico e sociale che il nostro Paese sta attraversando. Non servono, in questo particolare momento, né fughe in avanti e né strategie che scaturiscono da logiche che nulla hanno a che vedere con la costituzione del “Partito della Nazione”. Nel costituendo partito molti di noi ci saranno, non so gli altri".

La crisi è approdata anche nell'ultima riunione del Consiglio Provinciale, ieri. Si è registrato l’intervento, molto critico nei confronti del Presidente della Provincia, del capogruppo del PD, Salvatore Daidone. Quest’ultimo, infatti, dopo avere ancora una volta sottolineato l’assenza dell’On. Turano, chiedendone praticamente le dimissioni, e ricordato le più recenti note trasmesse al capo dell’esecutivo rimaste finora inevase, ha chiesto di sapere se ci sia una correlazione tra il provvedimento di revoca dell’incarico assessoriale a Francesco Gancitano e la formazione del nuovo gruppo consiliare dell’UDC verso il Partito della Nazione e per il Movimento Rinnovamento Sociale di cui fanno parte, lo ricordiamo, i Consiglieri: Silvano Bonanno, Giacomo Sucameli e Giovanni Angelo. Daidone ha poi espresso atto di censura verbale nei confronti del Presidente della Provincia per non avere rispettato l’obbligo di legge relativo alla presentazione della relazione semestrale ed ulteriore atto di censura allo stesso Turano ed al Presidente del C.d.A. della Megaservice, Lo Presti, per non avere ancora fornito la richiesta relazione, cosa che non consente nemmeno di avviare il confronto con i sindacati.

Le critiche mosse al Presidente della Provincia da Salvatore Daidone sono state però definite inopinate e respinte dal capogruppo dell’UDC, Giuseppe Carpinteri, il quale, fra l’altro, ha ribadito che non esiste alcuna irregolarità per quanto concerne gli incarichi attribuiti relativamente sia allo staff presidenziale che alle consulenze esterne. Ci vuole coraggio a chiedere le dimissioni del Presidente Turano – ha detto Carpinteri – se pensiamo a tutti guai che sta provocando il PD da quando è entrato a far parte del governo della Regione Siciliana.

Sulla recente revoca dell’incarico all’ex Assessore Gancitano è poi tornato il Consigliere Silvano Bonanno il quale ha detto di ritenere che alla base di questa decisione vi siano motivi personali o di corrente partitica e che comunque i componenti del nuovo gruppo consiliare si esprimeranno compiutamente soltanto quando sarà presente in aula il Presidente della Provincia che è anche il responsabile provinciale dell’UDC, partito al quale appartengo – ha precisato Bonanno, affermando di rivolgersi agli organi di stampa – ma rimanendo un uomo libero, un uomo che ha le sue amicizie, ma tali amicizie non hanno mai minimamente interferito sulle mie scelte politiche. Sono stanco – ha aggiunto Bonanno – di continuare a leggere congetture e illazioni che non corrispondono alla realtà dei fatti. Vorrei sapere perché certi accostamenti non vengono fatti anche per chi è vicino ad altri personaggi politici. Il nostro gruppo (l’UDC verso il Partito della Nazione e per il Movimento Rinnovamento Sociale) nasce per essere propositivo e controllare i flussi delle spese sostenute dall’Amministrazione. Su questo – ha concluso – sarò molto rigoroso.

Per il Consigliere Giuseppe Carpinteri, tuttavia, entro la fine dell’anno ogni contrasto interno sarà risolto e l’UDC si sarà sicuramente ricompattato.

Anche il Consigliere Giovanni Angelo ha affermato di volere sgombrare il campo da tutte le illazioni evidenziate in questi giorni dagli organi di informazione, sottolineando di essere stato personalmente sempre lontano da chi muove nomi e uomini all’interno dei partiti e che il movimento di “Rinnovamento Sociale” è certamente al di fuori di qualsiasi gioco di parte o di correnti.

 

 


 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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