La “Giovanni XXIII” continuerà ad avere assicurata la fornitura degli alimenti almeno per tutto il mese di giugno. L’intesa con i rappresentanti dei maggiori Supermercati di Marsala è stata raggiunta nella tarda serata di ieri, nel corso di un incontro coordinato dai dirigenti del Comune di Marsala Matilde Adamo e Giuseppe Fazio. A Palazzo Municipale erano presenti Paolo Laudicina (MEGAMARKET), Antonino Cappitelli (DESPAR), Giovanni Costantino (CONAD), Vito D’Alberti e Danilo Galfano (SISA –S3): tutti, seduta stante, hanno manifestato la disponibilità a fornire - gratuitamente - i generi alimentari occorrenti agli anziani assistiti. Le ditte consegneranno alla Casa di Riposo i beni di consumo con cadenza settimanale, secondo una programmazione stabilita di comune accordo.
Arginata la situazione di maggiore emergenza (fornitura delle scorte alimentari) e consentita l’immediata utilizzazione del contributo di 51 mila euro (pur in assenza di bilancio), l’Amministrazione comunale è adesso impegnata ad uscire dall’impasse della preoccupante situazione finanziaria in cui versa la Casa di Riposo, che lascia aperta anche l’altra drammatica questione: quella del personale dipendente. Il fronte su cui insistere è quello regionale, così come emerso in maniera unitaria dalla riunione di ieri tra Giunta e Capigruppo consiliari, dove tutte le forze politiche presenti a Sala delle Lapidi hanno ritenuto urgente “un piano regionale di risanamento dell’IPAB marsalese che ne eviti la chiusura, rassicurando così anziani e famiglie”.
Ma le proteste dei dipendenti continuano. Non ricevono lo stipendio da otto mesi. "Ci fa piacere che il problema degli alimenti sia stato tamponato - dichiarano - ma noi siamo allo stremo". Alla casa di riposo lavorano 26 dipendenti, che avanzano otto mensilità, e assistono circa 60 anziani. "Tra l'altro - fanno sapere - anche il tanto decantato contributo di 50.000 euro dell'Amministrazione non solo non è ancora arrivato ma da solo non basta atamponare l'emergenza".