Il provvedimento è stato firmato ieri sera dal Dirigente Generale dell’Assessorato, Dott. Sergio Gelardi, e l’intervento si è reso necessario a causa del disagio derivante dalla proliferazione della posidonia oceanica che impedisce le attività degli stabilimenti balneari e la fruizione della spiaggia libera interessata.
“La Regione ha mostrato la massima attenzione, affinché si potesse risolvere il problema nel più breve tempo possibile – afferma l’On. Paolo Ruggirello -. La burocrazia ha fatto il suo corso ed ha esitato la pratica così come richiesto dall’amministrazione comunale, permettendo il regolare svolgimento dell’attività di balneazione, durante la stagione estiva, ed assicurando, così, anche il rispetto delle norme igienico-sanitarie, senza le quali, di certo, l’economia locale avrebbe subìto un duro contraccolpo”.
I lavori, che dovranno essere effettuati con un mezzo meccanico provvisto di escavatore a braccio lungo con benna aperta tale da evitare il prelievo di acqua di mare, sabbia e sedimenti vari, prevedono la rimozione di un volume complessivo di 3.500/4.000 metri cubi di biomassa vegetale, pari a 3.000/3.500 tonnellate da stoccare, temporaneamente, in un terreno agricolo individuato dall’amministrazione comunale e non molto distante dall’area di prelievo. È necessario che il terreno sia distante dalle abitazioni e bisogna che le alghe vengano posizionate sul luogo, con un’altezza pari ad 1/1,5 metri, sopra un telone in PVC, per evitare che il percolato possa interessare gli strati superficiali o sottostanti del suolo.
Al termine della stagione estiva e, al massimo entro il mese di ottobre, le biomasse vegetali di posidonia dovranno essere riposizionate sulla spiaggia, ripristinando le condizioni originarie. Inoltre, durante le deposizione, bisognerà provvedere, di volta in volta, a bagnare i cumuli depositati con acqua di mare in modo da inumidirli ed impedire la dispersione a causa del vento.