L’occasione dell’assemblea sindacale è servita all’amministratore unico per annunciare l’emissione di un suo decreto che prevede
l’istituzione delle unità operative territoriali, una per ogni comune dell’Ambito. Le unità operative saranno autonome anche per l’esercizio dei diritti sindacali, «con la finalizzazione del corrispettivo contrattuale al pagamento dei costi diretti in proporzione all’incidenza degli stessi sull’intero corrispettivo contrattuale». Ciò significherebbe che se un Comune paga la sua fattura, le somme dovrebbero essere utilizzate a pagare i costi diretti e, in via prioritaria, gli stipendi dei soli operatori ecologici che lavorano in quella città. Ad esprimere perplessità sul decreto è stato Giovanni Montana (Cisl): «Non può essere un atto unilaterale ma concertato coi sindacati». Montana ha, altresì, ribadito che «tutti gli operatori sono uguali e non si possono trattare in maniere diverse». A fargli eco anche Paolo Pagoto (Fiadel): «I sindacati guardano agli interessi collettivi e non è corretto che i problemi della politica siano scaricati sugli operatori e sulle stesse sigle sindacali. Chiediamo un confronto in un’assemblea con tutti i sindaci». «I primi cittadini facciano in fondo il loro dovere» ha ribadito Giorgio Macaddino (Uil), riferendosi al pagamento delle fatture già emesse dalla «Belice Ambiente». Alla riunione erano assenti i rappresentanti della Cgil, presenti, invece, quelli dell’Ugl. L’amministratore unico Francesco Truglio, al termine dell’assemblea, su specifica domanda di un sindacalista, ha ribadito che «alcuni comuni, come Mazara del Vallo, hanno contestato le fatture e che al momento non si è provveduto all’emissione di decreti ingiuntivi per il recupero delle somme che - secondo Truglio - rappresenterebbero l’epilogo di un’esperienza basata sull’armonico equilibrio di tutti i soci. Un momento prima di emettere qualsiasi decreto ingiuntivo sarei pronto a dimettermi».