Una festa a cui non poteva mancare l’assessore regionale al turismo Nino Strano, che così ha dichiarato: “Ryanair è un partner affidabile. Non c’è alcun monopolio da difendere: a Trapani continua a regnare il libero mercato, così come all’aeroporto di Catania”. “L’intento della politica regionale – ha continuato Strano- è quello di accogliere più turisti possibili nella nostra isola, naturalmente nel rispetto delle norme europee. Non possiamo quindi che essere soddisfatti ogni qualvolta c’è una nuova rotta da e per la Sicilia. Ogni nuova rotta da e per la Sicilia è un successo per la nostra terra”.
Presente ai festeggiamenti anche il Presidente della Provincia Mimmo Turano: “Questo primo anno di collaborazione con Ryanair è senza dubbio positivo. La Provincia continuerà a maggior ragione a sostenere economicamente lo sviluppo del Vincenzo Florio, così come ha fatto fino da ora”.
“Ho chiesto all’assessore regionale Nino Strano – ha continuato Turano- che si faccia fautore di una legge regionale che sostenga il sistema aeroportuale siciliano e, allo stesso tempo, metta tutti gli scali dell’isola in condizione di interagire sinergicamente tra loro”.
Ha invece avanzato la sua proposta di creare un Polo degli aeroporti della Sicilia Occidentale il Presidente dell’Airgest Salvatore Ombra: “Quando avremo raggiunto i 2 milioni di passeggeri, previsti per la fine dell’anno, sarò io stesso a proporre agli azionisti di aprire un tavolo di confronto con Palermo, almeno per dar vita al Polo degli aeroporti della Sicilia Occidentale”.
Anche la polemica non è mancata. Ombra ha infatti approfittato della presenza degli amministratori dei vari comuni della Provincia per togliersi un sassolino dalla scarpa: “E’ stato più facile convincere Ryanair a puntare sul nostro territorio che i sindaci che continuano a non credere in questo progetto”.
Una denuncia importante quella di Ombra, che diverse volte ha chiesto pubblicamente il contributo dei vari comuni della Provincia per aiutare lo sviluppo dell’aeroporto. Così dichiarava infatti ai nostri microfoni lo scorso marzo riguardo alla difficoltà di reinserire i due voli giornalieri per Roma: “Purtroppo, da una parte ci sono i passeggeri che giustamente hanno necessità di voli di ogni tipo e specie, dall’altro tutti gli enti sono completamente latitanti. Non ho avuto il piacere di incontrare nessun sindaco, tranne quello del comune di Trapani… Se i comuni si mettessero d’accordo per incontrare insieme Ryanair e far presente l’essenzialità di questo volo per Roma sarebbe tutto diverso… Anche l’aeroporto ha le sue difficoltà: abbiamo rimesso in piedi una macchina che era completamente in ginocchio e la stiamo facendo correre oltre le sue possibilità. Non dimentichiamo che siamo arrivati dai soli sue voli di due anni fa ai 38 di oggi. E voglio precisare che quando io lancio dati sull’aumento dei passeggeri o l’incremento delle tratte non è per vantarmene, ma piuttosto per far capire ai vari enti che l’aeroporto ci sta dando una possibilità non indifferente di crescere economicamente. Noi abbiamo avuto ottimi risultati e, per questo, ritengo che la ricchezza che diamo al territorio non è indifferente e deve essere adeguatamente sfruttata, sia dagli enti che dagli imprenditori del settore turistico. La gente bisogna anche saperla attrarre. Bisogna che vi siano delle strutture ricettive che, oltre a sapere accogliere le persone, pensino a dare un contributo anche all’aeroporto: un contributo in termini di esperienza, attività o impegno di fare pubblicità all’interno dell’aeroporto stesso. Mi aspettavo che lanciando dati positivi su questa ricchezza che l’aeroporto potrebbe dare a tutta la provincia, ci fosse stata un’attenzione diversa. Invece poco e niente abbiamo visto. D’altronde, non si può pensare di delegare all’aeroporto la gestione dei passeggeri. Per esempio, non posso mica farmi carico io dei pullman che non arrivano all’aeroporto di Birgi: io posso aprire le porte, ma certamente non posso collegare le città. Non è compito mio assistere i passeggeri nei 24 comuni del territorio, non sono stato nominato per questo. Il compito è piuttosto di tutti gli enti. Non dimentichiamo che la provincia è un ente astratto: ogni passeggero non resta nella provincia, ma si muove nei comuni. Ma purtroppo oggi la gestione in sinergia dei comuni verso l’aeroporto è totalmente assente”.
Pamela Giampino