"La Provincia di Trapani - si legge nella lettera - è martoriata dalla presenza della criminalità organizzata e della mafia che, malgrado
l'incessante impegno e gli sforzi degli Organi dello Stato, continuano ad ostacolare lo sviluppo di questa terra, frapponendosi allo sforzo di coloro che, con impegno e professionalità, cercano di contribuire alla crescita economica del territorio nel pieno rispetto della legalità e della trasparenza".
I segretari generali della Cgil di Trapani, Mimma Argurio, della Cisl Giovanni Marino e della Uil, Giovanni Angileri, evidenziano come: "quotidianamente ci ritroviamo a dover lottare per garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e per tutelare i fondamentali diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, costretti a subire condizioni di lavoro troppo spesso senza regole poiché la crisi economica ha fatto riemergere con prepotenza modelli di lavoro, in realtà mai tramontati per cui ci ritroviamo a batterci con forza e determinazione contro il lavoro nero, sottopagato e insicuro". "In Sicilia, e in particolare nel territorio trapanese - scrivono i segretari Argurio, Marino e Angileri - migliaia di famiglie monoreddito e di anziani versano in condizioni di estremo disagio mentre ai giovani è negata l'opportunità di un lavoro".