che non siano concordati con il comune di Trapani e che non tengano conto del rapporto del monumento con il suo centro storico e con il
porto, sia in ordine agli interventi di restauro, sia per le ipotesi di utilizzo. Se l’assessore Armao ritiene che ci sia bisogno di un supporto che si faccia una gara progettuale, o ci si rivolga alle istituzioni culturali locali che certamente molto più di altre sono in grado di progettare tanto il restauro che l’utilizzo. Non vorremmo che la trascuratezza generata dal centralismo nazionale si trasformasse nel peggiore centralismo regionale rispetto alle autorità territoriali e locali. Come sempre la Regione dimostra di voler ignorare i territori, e Trapani in particolare, che nelle decisioni di politica del territorio si è sempre saputa sempre gestire nell’assoluto disinteresse regionale. Credo sia legittimo che la città di Trapani chieda un tavolo di lavoro che la veda direttamente coinvolta e non debba subire scelte esterne avendo professionalità e risorse per poter essere utile e di supporto per l’investimento che la Regione vorrà fare e del quale attendiamo concreta attuazione”.