Le lettere sono quelle segrete inviate a Provenzano, ai Lo Piccolo, a Vaccarino....
"Lo scopo del blog è proprio quello di fare leggere alla comunità le cose contenute nelle sentenze dei giudici, quindi è importante farle uscire e renderle a disposizione degli studenti, di coloro che vogliono approfondire le dinamiche della latitanza mafiosa. La latitanza di un boss come Matteo Messina Denaro non deve riguardare solo magistrati e forze dell’ordine ma è una questione che riguarda tutti. In queste lettere che sono adesso consultabili in rete, si parla dei favoreggiatori di Messina Denaro, è lui stesso che ne parla scrivendosi con Provenzano, Vaccarino e a Lo Piccolo al quale fa riferimento a cinque personaggi: un politico, un sacerdote, un imprenditore, un amico e poi un soggetto strano che fa il tipografo".
La cosa che ci fa più dolore è la collaborazione tra il prete e Matteo Messina Denaro a cui ad un certo punto dice: “se hai bisogno della benedizione di Gesù Cristo sai dove e come trovarmi”.
Sì, è una cosa che ci interroga. Messina Denaro scrivendo a Vaccarino racconta di quando, durante una riunione tra mafiosi, c’era questo individuo defilato che definisce “un uomo in abito talare”, non sappiamo se si tratti di un prete semplice o un monsignore. Questo sacerdote è stato tutto il giorno ad osservare, gli altri boss l’ossequiavano , Messina Denaro invece no e se ne stava in disparte. Alla fine della giornata il sacerdote si avvicinò e pronunciò delle parole di stima per il latitante dicendo “sono a disposizione tua”. Non sappiamo se il clericale sta portando a conversione Messina Denaro che in una lettera scrive “da giovane avevo la fede, poi l’ho persa”. Noi non sappiamo però se questo sacerdote sta finendo per essere un favoreggiatore.
La rete di complicità, più o meno consapevole, è estesa e va ben oltre Castelvetrano, il Belice e la provincia di Trapani.
Assolutamente. Non dobbiamo delegare solo a magistrati e forze dell’ordine il compito della catture di Matteo Messina Denaro. La cattura di un latitante è compito di tutta la società civile che deve prendere sempre più coscienza e isolare quelle frange che ancora oggi favoriscono la latitanza di un uomo che non ha forza nel suo esercito (le forze di polizia hanno fatto piazza pulita degli uomini fidati), il vero segreto di Messina Denaro è nei segreti del passato. E nel passato ci sono queste relazioni. Ad esempio, un passaggio significativo nelle lettere è quello di questo misterioso amico, Messina Denaro dice “era prima devoto a mio padre, adesso è devoto a me”. Questo è significativo di come c’è uno zoccolo duro nella società, nell’imprenditoria, nella politica che ha vecchi rapporti col latitante e che ancora oggi ritiene utile perché evidentemente ci sono affari che Messina Denaro muove ancora oggi.