La malattia non va vissuta come un castigo, come una sconfitta. La malattia se e quando dovesse bussare alla porta va affrontata, senza abbattimento alcuno, senza paura, tenendo presente che fa parte del “percorso” che ognuno di noi è destinato compiere. Chi ha ancora vivo il ricordo delle tele presentate nella scorsa edizione non può fare a meno di accorgersi dei cambiamenti maturati, perché sappiate che ogni giorno è una splendida conquista. Un enorme caleidoscopio che si snocciola e si spoglia di sé per entrare nel petto e nelle pance di chi avrà la voglia e la curiosità di scoprire le opere di queste donne. Non lasciatevi catturare dalla semplice forma , non fermatevi , inoltratevi nei “percorsi” di ogni singolo lavoro , attingete da essi a piene mani e per le mani lasciatevi trasportare nel mondo di ogni donna.
Le opere finali saranno opere di tutti noi che abbiamo scelto di metterci a nudo e di intraprendere vari percorsi, con l’unico obiettivo di dare forma alle emozioni non necessariamente al femminile, a noi interessa l’essenza dell’umanità tutta, la vita,nel suo “micro” quanto nel suo “macro”, diamo pari importanza al sorriso quanto alla lacrima…ci affascina la capacità di sorridere…piangendo…per le emozioni.
Non esistono malinconie ne tristezze, solo una gran voglia di vita, di guardarla in faccia per ciò che è realmente, con il sorriso sulle labbra e con la certezza che in quei giorni ed in quelle ore ci coccoleremo l’un l’altro, che dedicheremo attenzioni ai nostri pensieri.
Questo siamo noi dell’”ANDOS ARTE”, con i nostri limiti e le nostre potenzialità.
Scoprirete così con quanto amore hanno lavorato e con quanto amore si presentano al giudizio insindacabile del pubblico, senza pretese e senza alterigia, così … semplicemente.
Saremo lieti di accogliervi e di ascoltare ciò che pensate del nostro gruppo di lavoro e dei nostri lavori, che non hanno l’ambizione di ritenersi “opere risolutorie”, ma semplicemente opere dei nostri “PERCORSI”.
Albert Einstein disse una volta : “ Ci sono due modi di vivere la tua vita. Una è pensare che niente è un miracolo. L’ altra è pensare che ogni cosa è un miracolo.