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06/05/2010 03:45:12

150 anni dall'Unità d'Italia: il sondaggio di Demopolis per www.marsala.it

 La Sicilia apre le celebrazioni del 150esimo anniversario della spedizione dei Mille a Marsala con la visita del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Le celebrazioni inizieranno il prossimo 11 Maggio e si protrarranno fino al 8 Agosto. L'apertura sara' segnata dal riallestimento del Museo Civico garibaldino di Marsala, dalla collocazione di una lapide commemorativa all'interno del monumento di Pianto Romano di Calatafimi con una frase di Andrea Camilleri, dall'apertura notturna del Museo Pepoli dove si terra' un concerto a cura del Conservatorio di Trapani, dall'inaugurazione del Museo del Risorgimento di Salemi.

 

La Regione Siciliana ha voluto caratterizzare, con convegni e approfondimenti storici, queste celebrazioni come momento di riflessione critica della fase post-unitaria. "Vogliamo riconsiderare gli effetti storici dell'Unita' d'Italia sulla Sicilia - spiega l'assessore ai Beni Culturali Gaetano Armao -, se sia stata un'opportunita' o un 'disfavore'. L'Italia unita, come affermato dal Capo dello Stato, e' certamente un valore, tuttavia questa unita' non puo' andare a discapito del Mezzogiorno"

"L'autonomia siciliana e' un mattone sostanziale della crescita di un Paese unito - continua Armao - che non puo', pero', pensare di crescere in modo asimmetrico. E' un Paese che deve trovare le sue ragioni di convergenza e di coerenza. Per fare questo il ruolo dello Statuto della Regione Siciliana e' fondamentale per la difesa dei diritti dei siciliani e per fare crescere la nostra Isola

Le iniziative in calendario sono realizzate con la sinergia, come ha ricordato l'Assessore, degli enti locali, delle universita' e di privati che hanno profuso un grande e sincero sforzo per dare alle celebrazioni un'impronta che abbia soprattutto un carattere culturale e che inviti ad una riflessione profonda sul periodo storico che condusse all'unita' d'Italia. La Regione Siciliana, si legge nel comunicato, cnon ha ricevuto per l'organizzazione alcun sostegno economico dallo Stato, e ha impegnato per questa iniziativa 600 mila di euro.

"Sono celebrazioni - continua l'Assessore Armao - che dicono no all'effimero e che vogliono, invece, fissare nella memoria i fatti e lo spirito di un popolo che si apprestava a diventare nazione. In quest'ottica l'autonomia e' riferimento centrale della nazione e non deve, quindi, innescare odi o cesure improponibili oggi come allora. Unita' e autonomia non sono antitetiche, ma certamente bisogna rileggere l'unita' attraverso il prisma dell'autonomia. E' innegabile - conclude - che dopo l'unita' e' iniziato quello che Sturzo ha definito il depauperamento del Meridione. Nell'interesse del Paese occorre trovare oltre alla coesione sociale e culturale anche quella economica ".