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04/05/2010 07:13:23

XII Settimana della Cultura: le iniziative organizzate in provincia di Trapani le più seguite della Sicilia

L’eccezionale successo di presenze, secondo la dottoressa Rossella Giglio, dirigente del Servizio per i beni archeologici, rappresenta un ottimo auspicio per il risveglio dell’interesse culturale dimostrato verso il grande patrimonio archeologico della Sicilia occidentale. La Giglio sottolinea il grande lavoro preparatorio svolto da tutto il personale che lavora al Servizio per i beni archeologici, e che, grazie al costante raccordo operativo tra la Soprintendenza e l’Ufficio scolastico provinciale, con la professoressa Lucia Gucciardi Firrarello, numerose scuole attraverso i propri studenti-ciceroni hanno potuto “adottare” i siti archeologici della provincia in un ampio programma di iniziative. In particolare, oltre alle visite promosse nei Musei di Partanna (Castello Grifeo), Marsala (Museo Archeologico “Baglio Anselmi”) e Mazara (Museo del Satiro), numerosa affluenza di pubblico hanno avuto i due pomeriggi musicali “I concerti al Museo”, organizzato il 18 e il 25 aprile a Baglio Anselmi, con l’animazione musicale a cura dell’Associazione Ludwig Van Beethoven e la collaborazione della Pro Loco. La settimana della cultura è stata anche l’occasione per presentare al pubblico il quarto fascicolo della guida didattica Museo Archeologico “Baglio Anselmi” - Itinerari didattici: dal Museo al Territorio. Da Lilibeo a Marsala, a cura di Maria Grazia Griffo, che completa un’organica elaborazione di tutte le più recenti scoperte archeologiche realizzate dalla Soprintendenza a Marsala in questi ultimi anni, i cui più importanti ritrovamenti sono stati in parte esposti proprio al Museo Archeologico. Inoltre tutti i siti archeologici che ricadono nella competenza del Servizio per i beni archeologici, sono stati “adottati” dalle scuole. Anche a Salemi (Basilica di San Miceli), alle isole Egadi (Favignana, Grotta del Pozzo, Marettimo, Case romane, Levanzo, Grotta del Genovese) e a Pantelleria (Sesi) sono state organizzate visite guidate con la collaborazione di archeologi e volontari che hanno reso fruibili siti altrimenti chiusi al pubblico.