Se la determina non viene modificata (dal momento che, dopo le numerose polemiche, il sindaco si è dichiarato disponibile a rivedere la determina), il costo della TARSU passerà ad esempio dai vecchi € 1,25 al mq del 2009 ai € 2,25 al mq del 2010 per le abitazioni private e dai € 5,50 al mq ai € 9,90 al mq per i locali adibiti a ristoranti, trattorie, pasticcerie etc. Un aumento ingente, questo, a maggior ragione se si pensa che diverse sono le lamentele circa l’inefficienza del servizio gestione rifiuti messo in atto da Aimeri Ambiente, la società che ha in appalto il servizio per l'Ato Tp 1.
Anche l’ADOC, l’associazione per la difesa dei consumatori, resta estranea a questo aumento spropositato e lamenta la mancanza di un piano economico finanziario di gestione adottato dall’Ato Tp1 che giustifichi un aumento di tale entità.
“C’è una normativa italiana- dichiara ai nostri microfoni Pino Amodeo, responsabile provinciale dell’ADOC- che impone che l’associazione a tutela del consumatore sia presente e partecipe al momento della redazione delle carte servizi, le quali sono obbligatorie per tutti gli enti, privati e pubblici. Noi, in quanto ADOC, abbiamo il diritto di partecipare alla determinazione delle tariffe di tutti i servizi. In questo caso, invece, l’ATO non ci ha nemmeno presi in considerazione”.
“Questo aumento dell’80 % sulla tassa rifiuti- continua Amodeo- ci sembra assolutamente spropositato, a maggior ragione se si pensa che, in allegato alla determina sindacale, non vi è nessuna relazione economico- finanziaria dell’Ato che giustifichi tale aumento. In allegato alla determina dell’aumento della tassa, vi è infatti solo un “prospetto dei costi di gestione”. In più, non c’è nessun allegato che indichi le entrate provenienti dalla vendita dei rifiuti differenziati che, acquistati dalle imprese di riciclaggio, dovrebbero andare a coprire alcuni costi. Come se non bastasse, nella voce risparmio del prospetto dei costi di gestione, vengono inserite 205 mila euro come compenso concessionario della tassa Serit. Questa è una cosa vergognosa: io capisco che l’Ato o il Comune possano rivolgersi alla Serit nel caso in cui un cittadino non abbia provveduto al pagamento della tassa nei termini stabiliti, ma invitare tutti i cittadini a pagare altri 5, 50 per cartella per la semplice attività di riscossione dei tributi che opera la Serit è davvero assurdo… Non solo i cittadini sono stati virtuosi nel sopportare il disagio e il dispendio di tempo nel differenziare, vengono per giunta puniti con questo aumento esorbitante della tassa… Non mi pare assolutamente giusto”.
“Noi non diciamo che la tassa sui rifiuti non debba essere aumentata- conclude Amodeo- ma dovevamo almeno avere l’opportunità di capirne il perché insieme ai responsabili dell’Ato e del Comune. Invece nessuno ci ha interpellati per parlarne insieme. D’altronde, ripeto, c’è una legge che prevede che l’ADOC sia firmatario delle carte dei servizi. Anche la Belice Ambiente, che si occupa della gestione dei rifiuti del resto della provincia, non era in regola e ha avuto diversi problemi. Ora invece siamo stati convocati dalla stessa per redigere la carta dei servizi. Poteva farlo anche il Comune di Marsala".
Pamela Giampino