«L'impianto di illuminazione del porto di Marsala - si legge nell'ordinanza - è soggetto a frequenti ed improvvise interruzioni di funzionalità che determinano un concreto pericolo per la sicurezza delle persone e dei mezzi che vi accedono e transitano». E per questo motivo è stata disposta la ''limitazione delle operazioni portuali'' nell'arco di ore dall'alba al tramonto. Di notte, è vietato «l'accesso in tutte le aree portuali, il transito e la sosta di persone e di mezzi non espressamente autorizzati». Fino a nuove disposizioni, dunque, tutte le operazioni portuali (carico e scarico merci, trasbordo e movimentazione) sono consentite esclusivamente quando l'illuminazione sarà quella naturale. Il rallentamento delle attività, ovviamente, non potrà non procurare seri danni economici agli operatori portuali. Un'ordinanza analoga era stata emanata all'inizio del gennaio 2005 e rimase in vigore fino al 9 febbraio. A firmarla fu il comandante Girgenti, dopo avere letto la relazione dei militari che avevano accertato «il malfunzionamento dell'impianto di illuminazione lungo tutto il molo di ponente, il molo Colombo e la banchina dei Mille».
Mentre il porto cade a pezzi, lo scorso 20 Aprile il presidente del Consiglio Comunale di Marsala Oreste Alagna, ha tenuto un’audizione alla presenza dei capi gruppo consiliari e del Presidente della commissione Territorio e marina di marsala.jin cui il dirigente del settore Territorio e Ambiente ha relazionato sui progetti aventi ad oggetto infrastrutture portuali dedicate al diporto privato e servizi annessi; progetti presentati da operatori privati all’Amministrazione Comunale, nell’ambito dei finanziamenti del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.
Una conferenza di servizio l' 8 giugno prossimo dovrà valutare i due progetti concorrenti sul porto turistico di Marsala.
Gli operatori hanno fatto sentire la loro voce, chiedendo che, nella riconfigurazione dell’intero bacino, si tenga conto delle esigenze funzionali necessarie allo svolgimento delle loro attività.
La Cisl intanto ha scritto proprio sul porto una lettera aperta al Sindaco di Marsala denunciando "la ridotta potenzialità del porto, con banchine interrotte e conseguente penalizzazione del traffico marittimo, con magazzini fatiscenti, con uno squallore tutt’intorno che offende lo sguardo e reclama, di contro, provvedimenti tanto urgenti quanto organici.