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23/04/2010 07:41:04

Storie di povertà: due donne marsalesi rubano in un negozio, un operatore ecologico di Castelvetrano ruba al supermercato

Le donne sono state identificate grazie alle registrazioni del sistema di videosorveglianza dell'esercizio commerciale e successivamente denunciate. La segnalazione alla procura di Marsala, per furto aggravato con destrezza in concorso e determinazione al reato di minore non imputabile, è scattata per le due, marsalesi di 34 e 42 anni: a quest' ultima è stata contestata l'aggravante del fatto che la bambina utilizzata per il borseggio fosse sua figlia. L'episodio risale allo scorso 18 dicembre. Fu la stessa vittima a fare scattare le indagini, presentando una denuncia dell'accaduto ai militari che, grazie ai fotogrammi della registrazione del servizio di videosorveglianza del negozio di intimo di Mazara del Vallo, hanno identificato queste ultime, avvalendosi della collaborazione dei colleghi di tutta la provincia di Trapani. Identificare le due donne non è stato semplice, perché sono marsalesi e non sono pregiudicate. Dalle registrazioni si è visto che è stata la 34enne a sfilare il portafogli dalla borsa della vittima ed a darlo alla bambina, indicandole di portarlo alla madre. La piccola, prendendo la circostanza come un gioco ha realmente portato il portafogli alla madre. Amara la sorpresa poi per le due borseggiatrici, poiché nel portafoglio c'erano solo 10 euro ed un paio di orecchini di scarso valore. Dopo l'identificazione, la donna di 34 anni ha parzialmente confessato il reato, giustificandosi con il fatto che era stata indotta a compiere quel gesto dallo stato di difficoltà economiche in cui si trovava.

 

Un operatore ecologico, da due mesi senza stipendio, ha tentato di rubare, in compagnia della figlia minorenne, un carrello di spesa in un supermercato di Castelvetrano. E' stato bloccato dai dipendenti e arrestato dai carabinieri in flagranza di reato. Adesso si trova ai domiciliari. Nel carrello aveva generi alimentari per un valore di circa 250 euro. La ditta per la quale lavora, l'Ato Belice Ambiente, per problemi economici, non paga gli stipendi da due mesi ed anche in passato è stata costretta a saldare le mensilità in ritardo. Proprio in questi giorni ha, comunque, elargito agli operai un acconto del salario dello scorso mese di marzo. L'Ugl di Trapani esprime "tutta la propria solidarietà", all'operatore ecologico:"Chi ruba la spesa pur avendo un lavoro dignitoso e lo fa con l' umiliante complicità della propria figlia è gente che sta male, malissimo", afferma il sindacato in una nota. Per l'Ugl di Trapani, "certamente nessuno è autorizzato a rubare, anche se 'per fame', ma l'operaio 'delinquente' un lavoro ce l'ha, soltanto che non lo pagano".



EA2G | 2024-12-23 14:54:00
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