L’iniziativa si pone in primo piano, poiché, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 153 milioni di persone hanno problemi di rifrazione non corretti (miopia, presbiopia o astigmatismo). La maggior parte di questi problemi possono essere diagnosticati velocemente e sono facilmente risolvibili con lenti correttive.
Ma milioni di persone nei paesi in via di sviluppo scivolano verso situazioni sempre più difficili solo perché non possono permettersi gli occhiali. Non possono apprendere perché la lettura risulta difficile, non possono lavorare al meglio delle loro possibilità perché non vedono bene.
“Ad ognuno di noi – commenta il presidente del Club, Sebastiano Luppino - donare un paio di occhiali usati non costa nulla, ma può servire a cambiare la vita ad una persona. Per i bambini, la vista significa migliore educazione, sviluppo più sano e una migliore qualità della vita. Per gli adulti, significa maggiori opportunità di lavoro. Per gli anziani, significa una minore dipendenza degli altri”.
La raccolta continua sia presso alcuni negozi di ottica sia presso le scuole della città.