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21/04/2010 21:42:05

Centomila euro per la nave ospedale dell’associazione “Trapani per il Terzo Mondo”

La proposta avanzata dal senatore Antonio d’Alì, ed immediatamente accolta dal Senato, consentirà la messa in opera di una serie di interventi di completamento e lavori sulla imbarcazione scelta dalla associazione trapanese per diventare un piccolo presidio sanitario navigante: “Ho ritenuto di avanzare immediatamente questa proposta di contributo allorchè tutta la città ha preso atto della straordinaria importanza sociale dell’iniziativa della Onlus ‘Trapani per il terzo Mondo’. Sono certo che l’associazione diffonderà nel mondo un’immagine positiva della città anche nella componente umanitaria e solidaristica e, soprattuto, porterà sollievo alle popolazioni del Madagascar delle quali, purtroppo conosciamo lo stato di indigenza e di necessità”.nave_ospedale_1.gif
I soci fondatori dell’associazione sono attivi dal 1997, con costituzione formale in Onlus dal 2000, e fino ad oggi hanno realizzato, in Madagascar diversi interventi a sostegno della popolazione.
“Trapani per il Terzo Mondo” ha iniziato con il raccogliere fondi per costruire scuole ed infrastrutture primarie in alcuni villaggi malgasci (scuola elementare Maneva-Alakamisy (Betafo); scuola di taglio e cucito presso l’orfanotrofio di Ankofafa (Fianarantsoa); acquisto di attrezzature sanitarie oculistiche; escavazione di cinque pozzi d’acqua a Bemaneviki; acquisto di attrezzature sanitarie per gli ospedali di Fianarantsoa, Bemaneviky Antsirabe e per il carcere di Antsirabe; il 5 novembre 2006 è stata inaugurata a Fianarantsoa la clinica pediatrica).
Ai progetti sanitari partecipano medici e chirurghi trapanesi, tutti impegnati come volontari ed a titolo gratuito (ciascuno si paga anche il 50% del biglietto di viaggio fino in Madagascar). L’idea di allestire una nave ospedale è il passaggio di perfezionamento del programma di sostegno sanitario. Infatti può risultare più semplice spostarsi lungo le coste malgasce piuttosto che raggiungere i villaggi attraverso la carente rete stradale.
Acquisito un vecchio peschereccio l’associazione ha avviato i lavori di carenaggio e manutenzione che si sono protratti dal novembre 2009 al marzo 2010. Oggi la nave ospedale è ancorata nelle acque antistanti il cantiere navale in attesa dell’inizio del secondo stralcio dei lavori (cui sono destinati i centomila euro).
La nave sarà attrezzata con shelter (cabine prefabbricate mobili) che ospiteranno ambulatori e una piccola sala operatoria. Sarà impiegata inizialmente in Madagascar ma potrà essere destinata ad interventi di soccorso in caso di calamità naturali ed emergenze, per il trasporto di aiuti umanitari; per campagne di vaccinazioni; attività di ricerca, raccolta dati; promozione di progetti di educazione sanitaria.