ai sensi dell'articolo 18 dello Statuto della regione recante 'Modifiche al decreto legge16 settembre 2008, n. 143, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 novembre 2008, n. 181'». A relazionare in aula lo schema è stato l’On. Livio Marrocco, deputato regionale del Pdl e vicepresidente della Commissione Antimafia all’Assemblea Regionale Siciliana.
Il disegno di legge, che adesso verrà sottoposto al Parlamento nazionale, contiene importanti modifiche alla vigente normativa nazionale e tende a far sì che le somme di denaro ed i proventi dei beni confiscati nell'ambito di procedimenti penali, o per l'applicazione di misure di prevenzione, affluiti nel Fondo unico giustizia gestito dalla società «Equitalia Giustizia S.p.A.», siano destinati allo sviluppo sociale ed economico dei territori interessati dai provvedimenti di sequestro e di confisca.
«È un momento importante nella lotta alla criminalità organizzata – afferma l’On. Livio Marrocco che già nel novembre dello scorso anno si era schierato a favore di questa modifica -. Poter utilizzare questi fondi per lo sviluppo delle comunità locali rappresenta una vera vittoria, soprattutto se verranno utilizzati attraverso un’idonea gestione». Queste somme, allo stato attuale, sono utilizzati in larga parte da tre Ministeri: dell’Interno, della Giustizia e dell’Economia. L’articolo 1 del disegno di legge «mira a destinare tali risorse allo sviluppo delle comunità locali e dei territori danneggiati dalla criminalità organizzata – conclude l’On. Marrocco -, con specifico riferimento ai territori nei quali il sequestro o la confisca sono stati operati, con un intervento che mira a coniugare le esigenze di crescita morale, sociale ed economica di uno stesso territorio».