Il presidente del Consiglio comunale, Oreste Alagna, in una nota parla di provvedimento che «andrà a gravare pesantemente sulle finanze delle famiglie marsalesi, penalizzando anche le attività economiche e produttive della città». Alagna sottolinea, poi, che «prima di determinare un tale incremento fiscale, sarebbe stato opportuno, da parte dell'amministrazione comunale, coinvolgere il massimo consesso civico, al fine di trovare una soluzione condivisa con le forze politiche».
Il consigliere comunale del Pd Agostino Licari, presidente della commissione Trasparenza atti amministrativi, interroga il sindaco «per sapere se intende revocare la determina, al duplice fine di evitare eventuali ricorsi, con tutte le conseguenze sul bilancio comunale, e di scongiurare un'ulteriore pesante tassazione nei confronti dei cittadini e dell'economia marsalese». Nell'interrogazione, Licari evidenzia che con l'aumento dell'80% dell'aliquota Tarsu si dispone «un prelievo complessivo di 8.740.000 euro con la copertura dei costi del servizio nella misura del 70,59%» e che «la determina adottata si potrebbe rilevare illegittima in quanto la competenza appartiene al Consiglio comunale secondo quanto stabilito dalla legge 142/90».
Il provvedimento, insiste il consigliere del Pd, comporta «un ulteriore insopportabile ed indiscriminato costo per i cittadini, senza peraltro alcun beneficio in termini di maggiore pulizia della città». Bisogna, inoltre, considerare, prosegue Licari, che «il 40% della cittadinanza, che non usufruisce del servizio della raccolta porta a porta - contrade del versante sud e del versante nord della città - dovrà sopportare un aggravio doppiamente ingiustificato». E che «gran parte del gettito sarà destinato a tappare i buchi del bilancio provocati il più delle volte da sprechi e spese inutili».
Ma l'aumento della Tarsu assume anche un aspetto politico. Perchè i due assessori dell'Mpa, Ronci e Alagna, e i consiglieri comunali che sostengono l'Amministrazione Carini e che sono determinanti per la maggioranza in Consiglio Comunale hanno annunciato la loro contrarietà al provvedimento: "Il gruppo dell’M.P.A presente in Consiglio Comunale e gli Assessori di riferimento, informano la cittadinanza, della propria contrarietà alla determina Sindacale del 08.04.2010 n.47, con la quale il Sindaco di Marsala ha aumentato la Tassa dei rifiuti Solidi Urbani; non solo per l’aggravio che la stessa avrà sulle tasche dei cittadini, ma anche sulle attività economiche presenti sul territorio già colpite dalla grave crisi economica. Si riteneva ancor prima dell’aumento delle tasse “indispensabile” un confronto serio con l’intera coalizione che lo sostiene, per verificare dove effettuare tagli alla spesa pubblica, che si possono considerare non indifferibili. L’M.P.A prende atto del metodo fino ad’oggi utilizzato per la gestione della cosa pubblica, senza un confronto politico con le forze che sostengono l’Amministrazione. A tal punto si ritiene inderogabile un confronto tra le forze che oggi rappresentano la maggioranza consiliare, così come già più volte sollecitato dal gruppo dell’M.P.A. nell’interesse esclusivo della collettività".
Un allarme viene anche dal coordinatore del Movimento Liberi, Massimo Grillo: Il Movimento Liberi ed il Gruppo Consiliare del Pdl-Ppe ritengono necessario un incontro con tutti i partiti e movimenti della maggioranza che sostengono il sindaco Carini per rileggere insieme il bilancio di previsione 2010 alla luce dello squilibrio di circa 5 milioni di euro.
Il Movimento Liberi condivide le preoccupazioni espresse dall’ Mpa e ritiene opportuno, come peraltro annunciato nel comunicato diffuso nelle settimane scorse con il quale si indicavano delle priorità programmatiche, “perfezionare una propria proposta per reperire ulteriori risorse senza ricorrere all’annunciato aumento della imposte”. Il Movimento Liberi ritiene che in un momento di grave crisi economica che investe tutti i settori produttivi bisogna insistere nel fare dei tagli individuando spese superflue piuttosto che aumentare le imposte. Risulta a verità che i cittadini del Comune di Marsala attualmente sono tra coloro meno onerosamente gravati rispetto a tutti gli altri comuni della Sicilia; ma è altrettanto vero che la soluzione dello squilibrio finanziario non può essere solo l’aumento delle imposte.
Per tale ragione il Movimento Liberi ha ritenuto, d’intesa con Mpa, di promuovere un incontro alla presenza di tutti i consiglieri della maggioranza per giovedì prossimo.
A rendere ancora più teso il quadro è una strane lettera anonima contro il Direttore de Il Vespro e di Osservatorio - Sicilia, Michele Santoro, che si era occupato del problema rifiuti nella trasmissione in onda su Canale 2, Sotto la lente. Ecco quanto racconta lo stesso Santoro:
I fatti. Martedì 23 marzo la trasmissione televisiva Sotto la lente, aveva come tema la delicata questione dei rifiuti, le inadempienze contrattuali della Società Aimeri, ammesse candidamente in diretta televisiva anche dal presidente dell’ATO1 Terra dei Fenici, Mario Marano, e l’anomalo silenzio delle amministrazioni pubbliche del territorio che usufruiscono del servizio. Uniche voci che si sono pubblicamente levate a difesa del diritto: i sindaci di Erice e Valderice. Proprio il sindaco di Valderice, Camillo Iovino, ha dichiarato in diretta televisva che non intende pagare servizi non resi dall’Aimeri effettuando una decurtazione alle fatture dell’ATO1. Nell’articolo del 24 marzo scorso abbiamo elencato alcune delle più gravi inadempienze contrattuali http://www.osservatorio-sicilia.it/2010/03/24/rifiuti-aimeri-ato1-terra-dei-fenici-un-contratto-con-costi-certi-e-servizi-come-%e2%80%9copzional%e2%80%9d/
Quella del 23 marzo scorso è stata una puntata movimentata durante la quale sono emerse gravi inadempienze per un contratto di 160 milioni di euro, con tanti dubbi e perplessità che abbiamo già espresso nel nostro articolo del 26 Novembre 2009 ( http://www.osservatorio-sicilia.it/2009/11/16/rifiuti-ato1-terra-dei-fenici-lappalto-da-212-mln-di-euro-tra-dubbi-e-possibili-conflitti-di-interesse ) e che comporta, specie per i cittadini di Marsala, un aumento della tassa sui rifiuti dell’80% rispetto al 2009. Proprio l’8 Aprile il Sindaco Renzo Carini ha firmato una determina circa questo spropositato.
Nel tardo pomeriggio di venerdì 26 marzo, dopo che la puntata su Aimeri andata in onda martedì 23 stranamente non è stata messa in replica il pomeriggio del giorno dopo a seguire del TG locale, (come avvenuto per tutte le altre puntate), Santoro chiama al telefono il Consigliere Comunale per chiedergli un commento sulla situazione politica locale.
Prima ancora di fare la domanda, il consigliere Gesone, è questo il nome del politico, gli chiede se era già al corrente del fatto. Senza avere alcuna cognizione di ciò che volesse dire, Santoro ha risposto di si chiedendo però alcune informazioni supplementari.
Ed è così che apprende da Gesone che questi aveva ricevuto un lettera anonima e minatoria che lo riguardava inviata per posta , guarda caso il mercoledì 24, dopo la trasmissione sui rifiuti.
La stessa lettera è sta inviata anche al Presidente del Consiglio Comunale, Alagna. In questo caso, sembra che la busta sia stata aperta e poi richiusa, e di questo il personale in servizio a Palazzo VII Aprile ne ha fatto comunicazione scritta al Segretario Generale.
Una lettera delirante che contiene una lunga sequela di insulti con sfondi minacciosi, che però riporta affermazioni di grande apprezzamento per l’amministrazione Carini in quanto scrive (testualmente) “…. L’A.C. Carini (scritto proprio A.C. come amministrazione comunale, quindi chi scrive deve essere persona vicina ad ambienti politici e pratica di atti amministrativi) che tra mille difficoltà sta dando ampia prova di grande capacità amministrativa e di onesta intellettuale .” e contiene anche insulti al deputato Giulia Adamo.
La domanda che sorge è: l’anonimo è l’ideatore ed estensore della lettera minatoria che accusa Santoro e Giulia Adamo di gettare discredito sull’amministrazione Carini, o è la mano vigliacca di un sistema che non accetta che i cittadini conoscano i fatti e (misfatti ?) che troppo spesso rimangono relagati nei meandri della burocrazia?
Ora sulla vicenda indaga la Procura di Marsala.