Si da così piena attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale (la 238/2009), che ripone in capo ai comuni la determinazione della
Tia. L’amministratore unico della società, Francesco Truglio, sin dal settembre 2009 aveva invitato più volte gli enti locali alla determinazione della tariffa. Ora l’accoglimento dell’ordine del giorno da parte dei sindaci. «Questo consentirà di avere una tariffa diversa per ogni comune - ha detto Gianni Pompeo - che provvederà, di conseguenza, anche alla riscossione». Alla luce di quanto stabilito, è stata apportata anche la modifica ai contratti di servizio. La società d’Ambito, in materia di Tia, si obbligherà a fornire ai comuni i programmi per l’elaborazione della tariffa, nonché le banche dati e a prestare, a richiesta degli enti locali, consulenza ed assistenza a favore degli uffici comunali per l’elaborazione delle bollette, secondo modalità e tempi concordati in una convenzione che verrà firmata separatamente dal contratto. A cambiare sarà, comunque, anche il rapporto tra la società d’Ambito e i comuni. Perché la «Belice Ambiente Spa» (che sino ad oggi si è occupata anche della riscossione della tariffa, oggi passata all’interno della politica tributaria di ogni ente locale) ogni tre mesi fatturerà ai comuni il servizio svolto, secondo il contratto di servizio. L’ente locale, entro 30 giorni, dovrà pagare quanto fatturato. «Prendo atto della decisione unanime dell’assemblea dei soci che certamente rende più semplice la gestione finanziaria della società - ha commentato l’amministratore unico Francesco Truglio - ritengo che, se alla decisione presa seguiranno i fatti, il problema della liquidità, che in questi anni ha frenato molte delle azioni e delle attività sul territorio, possa essere al più presto superata».