E la Processione del Giovedì Santo alla fine è stata "dialogata"....

Per le strade di Marsala, come al solito, migliaia di cittadini, turisti, curiosi. Forse un po’ di gente in più, dato che c’era tanta curiosità sulle novità introdotte dal Vescovo Mogavero e dalla Confraternita di Sant’Anna, a cominciare dal nome (non più processione, ma sacra rappresentazione) e dall’eliminazione dei dialoghi non inerenti la settimana santa e il Vangelo.
Non ci sono stati i narratori fuori campo. Più che altro, ci sono state delle voci che hanno introdotto i pochi dialoghi.
Quindi, alla fine, tanto rumore per nulla: “Io pure avevo capito che doveva essere muta, inizialmente – dichiara il direttore artistico della manifestazione, Maurizio Favilla – poi alla fine hanno aggiunto dei dialoghi”. Ma chi? A questa domanda Favilla risponde genericamente: “I vertici, dall’alto…”. Lasciando intendere che il direttore artistico conta ben poco, rispetto a certe scelte..
Continua Favilla: “I dialoghi sopravvissuti sono quelli relativi alla liturgia del Giovedì Santo. Sono stati eliminati dunque tutti quei dialoghi relativi alla vita di Gesù, come il discorso della montagna, o l’insegnamento del “Padre Nostro”. Altre parti, invece, sono aumentate, come il dialogo di Caifa. Tutti i testi, inoltre, erano strettamente attinenti ai Vangeli”.
Qualche problema questa nuova impostazione l’ha creata? “Si, risponde Favilla. Perché un momento centrale è quello dell’ultima cena, ma è davvero difficile portare la scena di una cena in una recitazione itinerante, quindi l’anno prossimo dovremo fare delle migliorie”. Alla fine, tutto sommato, per Favilla, “non è andato male”.
E per la gente? Migliaia di persone, dicevamo, tantissimi politici in prima fila dietro la Madonna, e poi centinaia di venditori abusivi, che hanno trasformato le strade della processione in una sorta di mercatino dove era possibile trovare di tutti, dalla statuetta di Bob Marley che fuma alle ceramiche tradizionali…
In molti hanno notato una processione troppo breve, per alcuni è stata incomprensibile la scelta di non passare per Via XI Maggio. Per il resto, questo il commento della nostra lettrice Rosalba:

Egr Dir.
Se fossi una giornalista titolerei l'articolo "processione muta e pubblico chiacchierone" , già perchè quest'anno oltre che a vederla mi sono trovata tra quelli che come volontaria hanno collaborato con la protezione civile, ho quindi avuto modo di constatare che la gente si è distratta ed annoiata, il vociare ed il chiacchiericcio della gente ha confermato solo una cosa, e cioè che così come è stata realizzata questa sacra rappresentazione non va affatto bene. Ritengo che le vie di mezzo siano sempre le più corrette, ben venga l'abolizione di parti prese dai vangeli apocrifi,( sui quali mi riservo di puntualizzare in seguito) , ben venga l'eliminazione di personaggi ispirati a film , contenta per il trucco ed il parrucco di quest'anno, molto più veritiero nel rispetto del contesto storico. Se fossi al posto del vescovo vieterei piuttosto gli applausi ad ogni "caduta" che personalmente trovo di dubbio gusto, non riesco a capire cosa ci sia da applaudire, non si tratta di acrobazie circensi , eppure la gente applaude. Chissà se anche allora c'è stata gente che ha applaudito, scatta inevitabilmente la nostalgia per quella sacra rappresentazione un pochino distorta ma tanto coinvolgente degli anni passati. Inoltre Mons. Mogavero sa bene che i vangeli sono stati scritti parecchio tempo dopo la nascita e la morte di Cristo, sa bene che i fatti così come si sono svolti sono frutto di racconti orali, è lecito quindi pensare che la realtà sia stata via via nel tempo modificata, anche inconsapevolmente per questioni linguistiche, e sa anche che i vangeli cosiddetti apocrifi sono frutto di decisioni prese da Santa Romana Chiesa, chi ci assicura che la vera verità sia in quelli che la Chiesa ha deciso fossero i vangeli ufficiali? Chi può dirci quanta verità nascondono gli apocrifi ? Ecco perché desidererei tanto che Mons. Mogavero rivedesse quanto prima la sua posizione. Personalmente preferisco sincero coinvolgimento per una processione pittoresca al chiacchiericcio della folla annoiata e delusa.
Rosalba