Il fondo, oltre ad essere destinato nella misura dell'85 per cento ai progetti degli enti locali, sara' finalizzato per il 15 per cento per azioni di contrasto alla criminalita' organizzata, in particolare, per i programmi volti ad agevolare la fruizione sociale dei beni confiscati alla mafia e assegnati ai comuni.
Per il suo utilizzo verranno osservati alcuni criteri di priorita': l'inserimento dell'opera prevista dagli enti locali nell'ultimo piano triennale approvato in bilancio, la finalizzazione dell'intervento al completamento o alla messa in sicurezza del patrimonio urbanistico, ambientale o della portualita' peschereccia, la precedenza ai comuni o consorzi di comuni con una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti e, infine, la precedenza ai soggetti richiedenti che assicurano il cofinanziamento dell'opera.
''L'istituzione del Fondo - dice Michele Cimino - sara' indispensabile per tutti i comuni che non possono permettersi le spese di progettazione troppo onerose e per poter accedere ai finanziamenti anche extraregionali. Farsi carico di queste spese e' compito della Regione per garantire a tutti equita' di accesso alle risorse''.