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29/03/2010 05:00:08

Ombra : “Continuerò a lavorare per ripristinare il volo per Roma, ma ho bisogno di aiuto"

la loro necessità di mantenere i voli attuali: un volo per Roma alle 6,00 del mattino e quello di ritorno alla sera. Orari perfetti questi ultimi per i lavoratori pendolari che, vedendosi ridurre i due voli a uno solo (si passerà infatti ad un solo volo giornaliero per Roma alle 21:05 ed un solo volo giornaliero per Trapani alle 22:55), giustamente sono preoccupati. Nonostante le promesse di Ombra di occuparsi di questa faccenda, in realtà ancora nulla è cambiato. Ecco la lettera che abbiamo ricevuto qualche giorno fa da parte dei pendolari aerei del Trapani- Roma.


Gentile Direttore,
sono oltre 3 mesi che chiediamo al Presidente Ombra di intervenire per ripristinare i voli della tratta Trapani- Roma ed arrivati a fine marzo (la riduzione partirà da aprile) non abbiamo visto assolutamente niente. In questo periodo non è mancato il tempo al Dott. Ombra di enfatizzare costantemente gli indiscussi e brillanti dati sull’aumento dei passeggeri, sui nuovi accordi intrapresi con Ryanair (la vera padrona dello scalo di Birgi) per nuove tratte, ma la risoluzione della problema collegamento con la Capitale
resta al palo. Ci siamo illusi quando il 18/03 vediamo spuntare un titolo sul sito di www.marsala.it ” Birgi raddoppia i passeggeri. Annunciato un nuovo volo per la Romania”; ma Presidente Ombra avevamo chiesto ROMA non la ROMANIA………………..
Cordiali saluti.

I pendolari aerei del Trapani- Roma
Di Cesare Cristiano; Cardinali Pietro; Defendi Daniele; Pica Ciamarra Ugo; Tranchida Giuseppe; Vegna Giuseppe; Lipari Maurizio; Trapani Antony; Trapani Antonino; Inglese Elisabetta; Moliterno M.Rosaria; Hanel Cristina; Ottoveggio Giovanna; Cardinali Guido; Montalto Federico; Giacalone Giuseppe; Licari Maurizio; Barbara Salvatore; Giambertoni Mario Salvo; Meo Vito; Zangara Giuseppe”.


Diverso il punto di vista del Presidente dell’Airgest Salvatore Ombra:
“Mi dispiace molto che i pendolari del Birgi – Roma pensino ciò che hanno scritto nella e-mail che ho ricevuto anche io. In realtà, io non ho mai gettato la spugna né abbassato la guardia per risolvere il loro problema. Ho fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità: ho sollecitato Ryanair, ho scritto, ho mandato dati, ho ricercato un’altra compagnia quale Alitalia. Purtroppo, però io come aeroportuale posso fare poco. L’impegno che mi prendo è sicuramente quello di continuare a sollecitare l’introduzione di un nuovo volo, ma se la compagnia aerea non è disponibile io non posso fare nulla. Ci sono una serie di difficoltà di cui la società di gestione non è responsabile. Alitalia purtroppo ritiene che i coefficienti non possono essere garantiti e pertanto chiede un contributo. Dall’altra parte, Ryanair ha problemi con gli slot sull’aeroporto di Ciampino. Mi rendo conto che queste difficoltà poco interessano ai pendolari, ma la società di gestione poco può fare”.
I problemi con Alitalia sono dunque di natura economica?
“Anche e soprattutto di natura economica. Alitalia per introdurre questo nuovo volo chiede una partecipazione a rischio impresa”.
Ma anche air One ha chiesto un contributo per il volo per Milano?
“No, Air One perché è diventata il low cost del gruppo CAI (Compagnia aerea italiana) per cui ha una logica completamente diversa. Il biglietto aereo costa molto meno: con 60 euro si va e si torna da Milano”.
Allora perché non provare a introdurre un volo per Roma con Air One?
“Semplicemente perché Air One non vola da Roma. Quindi non c’è possibilità di creare la connessione con Roma. Vorrei comunque puntualizzare che non mi sono arreso e che sto continuando a lavorare affinché il volo per Roma venga reinserito, ma spetta poi alla compagnia aerea mettere il volo, non alla al gestore aeroportuale. Diverso sarebbe sicuramente se i diversi comuni ci dessero il loro apporto. Non dimentichiamo infatti che”musica si canta solo con i soldi” e anche l’aeroporto ha le sue difficoltà. Se io avessi la collaborazione da parte di tutti gli enti e non da parte di uno solo sarebbe diverso il mio approccio con le compagnie aeree. Invece purtroppo, da una parte ci sono i passeggeri che giustamente hanno necessità di voli di ogni tipo e specie, dall’altro tutti gli enti sono completamente latitanti. Non ho avuto il piacere di incontrare nessun sindaco, tranne quello del comune di Trapani… Se i comuni si mettessero d’accordo per incontrare insieme Ryanair e far presente l’essenzialità di questo volo per Roma sarebbe tutto diverso…”.
Dunque le manca un referente?
“Certo. Ripeto, anche l’aeroporto ha le sue difficoltà: abbiamo rimesso in piedi una macchina che era completamente in ginocchio e la stiamo facendo correre oltre le sue possibilità. Non dimentichiamo che siamo arrivati dai soli sue voli di due anni fa ai 38 di oggi. E voglio precisare che quando io lancio dati sull’aumento dei passeggeri o l’incremento delle tratte non è per vantarmene, ma piuttosto per far capire ai vari enti che l’aeroporto ci sta dando una possibilità non indifferente di crescere economicamente. Noi abbiamo avuto ottimi risultati e, per questo, ritengo che la ricchezza che diamo al territorio non è indifferente e deve essere adeguatamente sfruttata, sia dagli enti che dagli imprenditori del settore turistico. La gente bisogna anche saperla attrarre. Bisogna che vi siano delle strutture ricettive che, oltre a sapere accogliere le persone, pensino a dare un contributo anche all’aeroporto: un contributo in termini di esperienza, attività o impegno di fare pubblicità all’interno dell’aeroporto stesso. Mi aspettavo che lanciando dati positivi su questa ricchezza che l’aeroporto potrebbe dare a tutta la provincia, ci fosse stata un’attenzione diversa. Invece poco e niente abbiamo visto. D’altronde, non si può pensare di delegare all’aeroporto la gestione dei passeggeri. Per esempio, non posso mica farmi carico io dei pullman che non arrivano all’aeroporto di Birgi: io posso aprire le porte, ma certamente non posso collegare le città. Non è compito mio assistere i passeggeri nei 24 comuni del territorio, non sono stato nominato per questo. Il compito è piuttosto di tutti gli enti. Non dimentichiamo che la provincia è un ente astratto: ogni passeggero non resta nella provincia, ma si muove nei comuni. Ma purtroppo oggi la gestione in sinergia dei comuni verso l’aeroporto è totalmente assente”.

 

Pamela Giampino
 



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