Da diversi decenni, infatti, l’azienda corrisponde ai propri dipendenti soltanto sette giornate di permessi retribuiti non goduti all’anno a fronte delle venti giornate annuali di cui, per contratto, hanno diritto i lavoratori.
La richiesta di pagamento delle tredici giornate spettanti ha, però, determinato una serie di provvedimenti disciplinari nei confronti dei lavoratori che hanno indotto, la Filcams - Cgil a pensare a una vera e propria forma di “pressione” nei confronti dei lavoratori per farli desistere dalle loro rivendicazioni.
“I lavoratori - ha detto il segretario provinciale della Filcams Cgil di Trapani Vito Gancitano – oltre alle pressioni hanno anche subito una serie di consigli e sono stati invitati a riflettere sulla tutela reale di cui godrebbero in caso di licenziamento, considerato che l’azienda avendo un organico inferiore a quindici unità non avrebbe l’obbligo, anche nel caso di licenziamenti illegittimi, del reintegro dei dipendenti”.
Il segretario provinciale della Filcams - Cgil, a cui non è mancato da parte dei dirigenti de “La Sentinella” il consiglio alla “cautela”, stigmatizza l’atteggiamento dell’azienda e annuncia che il sindacato si rivolgerà alle autorità competenti al fine di tutelare i lavoratori e rivendicare il diritto a svolgere, senza ulteriori “pressioni” o “sollecitazioni”, le proprie azioni sindacali.