Ma non è una novità. L’anno scorso l’ex assessore Salvatore Adamo aveva già bloccato uno scuolabus che circolava con la revisione scaduta da due mesi, in palese e grave violazione delle norme dell’art. 80 del CdS e dei minimi requisiti di sicurezza. Quello di Adamo fu un vero e proprio blitz: lo scuolabus fu fermato a Porta Nuova e i bambini furono subito fatti salire su due scuolabus chiamati dallo stesso Adamo. Purtroppo la storia sembra ripetersi. Sulla vicenda è intervenuto il consigliere comunale Patrick Basile che ha chiesto del settore Servizi pubblici locali Angelo Princi di verificare visivamente e direttamente in autoparco le condizioni degli scuolabus “in quanto già dal sabato 13 corrente mese e lunedì 15 alcuni alunni della scuola materna ed elementare non hanno potuto usufruire del servizio pubblico e che alcune linee sono state gestite con scambio di alunni tra gli autobus, operazione svolta non in sicurezza, in quanto svolta per strada e non in luoghi sicuri e con il forte dubbio che tale operazione possa essere fatta secondo le norme di gestione del servizio scuolabus.” Basile continua dichiarando che “non si sa se ad oggi gli automezzi risultano intestati al comune di Marsala e non è chiaro se la responsabilità delle condizioni tecniche e la responsabilità civile e penale ricadano sullo stesso comune di Marsala o in seno all’istituzione Marsala Schola”. La leggerezza di Marsala Schola non colpisce soltanto gli scuolabus ma anche i dipendenti. Basile ricorda ancora “i ritardi nei pagamenti degli stipendi e l'uso di personale non previsto dalla gara d'appalto. Altresì, il ritardo nell'esibire i documenti, da parte della CSI (Consorzio Servizi Italia di Sciacca, la società che ha vinto l'appalto per il servizio scuolabus), richiesti per legge dalla stessa istituzione che ha dovuto reiterare la richiesta per più volte e non ha provveduto alla sospensione della gestione nei termini stabiliti per legge”. Forse anche per Marsala Schola “che risulta un connubio pericolosissimo formato da mogli di magistrati che si occupano di antimafia, appaltatori e politici”, come scrive Patrick Basile, è giunta l’ora di una bella revisione. Della Corte dei Conti.