Gli indagati, colpiti da un ordine di custodia cautelare emesso su richiesta della Dda, devono rispondere a vario titolo di associazione mafiosa, estorsioni e intestazione fittizia di beni. La società sequestrata ha sede a Capaci, Comune a una decina di chilometri dalla città. Sono state effettuate inoltre una decina di perquisizioni, a Palermo e in alcuni centri della provincia.
Giuseppe Liga, 59 anni, reggente regionale del Movimento cristiano lavoratori, è stato arrestato all’alba dai finanzieri del nucleo speciale di polizia valutaria del capoluogo siciliano. Gli vengono contestate le accuse di associazione mafiosa ed estorsione: Liga avrebbe continuato a gestire il tesoro di Lo Piccolo, il boss di Tommaso Natale che fra il 2006 e il 2007 aveva esteso il suo potere su tutta la città stringendo i commercianti e gli imprenditori nella morsa del racket.
Assieme all’architetto i finanzieri hanno arrestato anche Giovanni Angelo Mannino, 57 anni, il cognato di Salvatore Inzerillo, uno dei padrini della vecchia guardia che fu ucciso nel 1981, all’inizio della guerra di mafia.