"Legami di legalità, legami di responsabilità" è il titolo di questa giornata, durante la quale si incontreranno circa 500 familiari (italiani e stranieri) delle vittime della mafia. Sfileranno poi per la città assieme a giovani provenienti da tutta Italia, da 30 paesi europei e anche dall'America Latina. "Veniamo a Milano per riconoscenza, per il grande lavoro che si sta facendo contro la mafia -ha detto don Luigi Ciotti-. Ma anche per ricordare che la mafia è un problema che non riguarda solo una parte del Paese".
Il numero dei beni confiscati in Lombardia è il segno più tangibile della presenza degli investimenti della mafia: 639 beni confiscati (quinto posto tra tutte le regioni italiane) e 116 Comuni coinvolti. Molto attive anche le "eco-mafie": il 2008 e il 2009, per la Lombardia, sono stati gli anni della definitiva conferma dell'interesse della criminalità ambientale nel settore dei traffici illeciti dei rifiuti, delle discariche abusive, del ciclo del cemento e del movimento terra. La classifica dell'illegalità ambientale stilata da Legambiente rivela che, nel 2008, sono state denunciate 866 persone e sono stati effettuati 307 sequestri. "Medaglia d'oro" nella classifica dell'illegalità ambientale in Lombardia va alle province di Brescia-Mantova (270 persone denunciate, 307 infrazioni e 204 sequestri), seguite da Bergamo-Cremona (153 infrazioni, 162 persone denunciate e 12 sequestri), Sondrio (137 infrazioni), Como-Lecco (87 infrazioni).
Il 19 e 20 marzo saranno due giorni per "stringersi in un abbraccio grande e sincero a chi ha perso un genitore, un figlio, un marito. Guardateli bene negli occhi", conclude don Ciotti. Veerdì 19 si svolgerà, presso il centro culturale San Fedele, l'incontro tra i familiari delle vittime delle mafie, seguito da una veglia ecumenica. Sabato 20 marzo si svolgerà il corteo, che prenderà il via alle ore 10 dai Bastioni di Porta Venezia e arriverà in piazza Duomo (ore 11.30) dopo aver attraversato via Palestro (dove nel luglio 1993 morirono cinque persone per l'esplosione di un'autobomba). Sul palco verranno letti i nomi delle oltre 900 vittime della mafia, del terrorismo e le vittime del dovere. La raccomandazione di don Luigi Ciotti è "a non strumentalizzare l'associazione: non ci siano bandiere di partito alla manifestazione. Tutti sono invitati a partecipare, ma nessuno usi Libera".