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16/03/2010 05:25:13

"Sosteniamo il Vescovo Mogavero": un gruppo su Facebook

E' stata infatti creata  dal giornalista Gianfranco Criscenti la pagina "SOSTENIAMO IL VESCOVO MOGAVERO" che conta già centinaia di adesioni.  Scrive Criscenti: "Monsignor Domenico Mogavero, responsabile della Conferenza episcopale italiana per gli affari giuridici, nonchè vescovo di Mazara del Vallo, ha mostrato, in piu' occasioni, una straordinaria capacità di scuotere le coscienze. Purtroppo le sue coraggiose esternazioni sono, sistematicamente, oscurate dalla stessa Cei"

Gli iscritti citano molte frasi di Mogavero: "Oggi abbiamo percepito che nei confronti della mafia non bisogna tenere un atteggiamento neutrale ma bisogna scendere in campo accettando tutti i rischi che questo comporta". "Nessuno ci ha dato l'assicurazione sulla vita, noi dobbiamo predicare il Vangelo, dobbiamo denunciare tutto ciò che non è conforme al Vangelo".......

Le quotazioni di Mogavero, per il quale i suoi estimatori non fanno mancare messaggi di ammirazione e sostegno, sono comunque salite moltissimo con le sue ultime dichiarazioni Mogavero è presidente del Consiglio Cei per gli Affari Giuridici, e sul canale Fm della Radio Vaticana ha dichiarato: "Cambiare le regole del gioco mentre il gioco è già in atto è altamente scorretto, perchè si legittima ogni intervento arbitrario con la motivazione che ragioni più o meno intrinseche o pertinenti mettono in gioco il valore della
partecipazione», il riferimento è al decreto varato dal governo per salvare le liste escluse in Lazio e in Lombardia.
«La definizione giusta - ha aggiunto mons. Mogavero - è
quella data dal presidente della Repubblica, quando ha parlato
di un grandissimo pasticcio». Il battagliero vescovo di Mazara
ha negato che «in democrazia si possa fare una distinzione fra
ciò che sono le regole e quello che è il bene sostanziale. Le
regole non sono un aspetto accidentale del vivere insieme, ma
quelle che dettano il binario attraverso cui incamminarci».
Per Mogavero, «la democrazia è una realtà fragile che ha
bisogno di essere sostenuta e accompagnata da norme, da regole,
perchè altrimenti non riusciamo più ad orientarci», e «se
dovesse essere frutto dell'arbitrio di qualcuno o improvvisata
ogni giorno mancherebbe certezza del diritto». «Ci sono state
leggerezze, manchevolezze, approssimazioni nell'affrontare il
gioco democratico che non sono a favore di nessuno», ha poi
spiegato, e «questo affrontare con approssimazione il gioco
democratico significa che forse siamo impreparati a una
democrazia sostanziale».