Detto asse stradale, per l’appunto, rappresenta il collegamento principale da nord, per raggiungere l’Ospedale S. Antonio Abate e l’annesso Pronto Soccorso. Non è pensabile che per badare al caotico traffico del lunedì il Comando della P.M. dovrebbe impiegare almeno 4 pattuglie di Vigili lasciando sguarnito tutto il resto del territorio. Questo si rappresenterebbe un costo ingente per i servizi e per la comunità ericina.
Tranchida ricorda che il ticket per il parcheggio su strisce blu ammonta a 0,50 centesimi l’ora, con possibilità di sosta anche per ½ ora per 0,25 centesimi. “Sicuramente molto più conveniente della dovuta mancia ai parcheggiatori non autorizzati”. È comunque notorio che favorire il ricambio della sosta anche dal punto di vista commerciale garantisce vantaggi maggiori per la vendita.
Per i cittadini ericini residenti in loco, diversamente da come Nacci aveva previsto nella sua attività di precedente amministratore, oggi è prevista la possibilità dell’assegnazione di uno stallo giallo in assenza di parcheggio condominiale, previa richiesta da prodursi alla Polizia Municipale.
“Dal punto di vista politico, - continua il Sindaco - circa la strumentale provocazione per il balzello in più in danno dei poveri che si recano al mercatino avanzata del Consigliere Nacci, mi piace allo stesso ricordare, anche nella sua qualità di medico locale, che nella sua recente azione amministrativa aveva imposto anche il ticket per gli ammalati e i loro familiari che dovevano recarsi all’Ospedale S. Antonio, e non di certo per fare shopping, che diversamente la mia amministrazione tende a tutelare avendo garantito in adiacenza dell’Ospedale S. Antonio un congruo numero di parcheggi liberi, ad orario”.
Per Tranchida comunque rimane un problema di fondo: la non felice collocazione del mercatino in Piazza Lucca. “In ordine a tanto il Consigliere Nacci dovrebbe ricordarsi – aggiunge il sindaco ericino - che sin dall’insediamento della mia Amministrazione ho proposto il trasferimento su aree libere retrostanti il complesso ospedaliero del S. Antonio Abate, curandomi di attingere ai fondi specificatamente destinati dalla Provincia (mio pregresso emendamento approvato nell’ultimo bilancio provinciale del Presidente Adamo). Ad onor del vero non ricordo che il Consigliere Nacci sia mai intervenuto per sostenere la legittima e pertinente istanza del Comune di Erice, lasciata cadere prima dal Presidente D’Alì e poi finanziariamente annullata dal suo amico Presidente Turano. Forse in quella fase storico-politica il Consigliere Nacci era più impegnato a mettere i bastoni fra le ruote al Sindaco di Erice che in coscienza assolvere il proprio mandato di Consigliere a servizio e tutela dei propri cittadini”.