"La differenza tra la prima e la seconda Repubblica - ha aggiunto - è una: prima si votava con il sistema proporzionale e spesso in Parlamento andavano non i migliori ma chi era capace di raccogliere voti che a volte venivano raccolti con altri mezzi ricorrendo ad ambienti della criminalità. Nella seconda Repubblica per fortuna il voto di preferenza è stato abolito e per il Mezzogiorno tutto ciò è stato un bene. E lo stesso principio dovrebbe valere in altri sistemi elettorali come comuni e province".
"Passare dalla fase dei veleni ai programmi. Purtroppo gli italiani sono stati distratti dalle questioni legate alla presentazione delle liste piuttosto che dai programmi". "Mi auguro - ha aggiunto Schifani - che con il pronunciamento di oggi del Consiglio di Stato si possa chiudere questa fase di veleni e polemiche e si possa consentire alla politica di risolvere i problemi".
"La mia paura è che - ha osservato - questi veleni possano provocare l'astensionismo da parte degli elettori. Un pericolo che bisogna evitare".