Le cause della frana allo stato presentano ancora varie incognite che purtroppo possono essere determinanti ai fini della tempistica per la riapertura della viabilità.
In relazione a tanto, la Provincia si sta dotando di un secondo studio geotecnico per meglio comprendere se nella stessa zona insiste una frana di natura sismica o, diversamente come sostenuto dai tecnici della Protezione Civile del Comune di Erice, da una cattiva regimentazione a monte e a valle della strada delle acque, che assai copiose quest’anno hanno interessato anche il territorio ericino e pedemontano.
Proprio in relazione a ciò il Sindaco di Erice ha invitato i proprietari a monte della strada ad effettuare al più presto i necessari lavori di pulitura del canale e, comunque, di regimentazione delle acque sul versante ericino a monte della strada. Questi lavori sono iniziati, per opera dei privati, oggi alle ore 13.00 e verranno completati in giornata.
Il Sindaco Tranchida ha poi invitato il collega di Valderice a provvedere, anche in danno, dei privati per la regimentazione delle acque a valle della strada (che per l’appunto ricade nel territorio valdericino).
L’Ingegnere Capo della Provincia, Candela, ha comunque rassicurato il Sindaco di Erice che, nelle more dell’acquisizione degli ulteriori studi geotecnici, comunque al massimo lunedì inizierà i lavori di pertinenza, che consistono in manutenzione straordinaria dei muraglioni, delle cunette e dei tratti di canale sottostanti la strada provinciale, proprio per evitare che le copiose piogge non trovando il naturale alveo di sfogo continuino a drenare la strada, altresì, che immediatamente dopo l’esecuzione delle opere di regimentazione idraulica, inizierà a monitorare la frana superficiale per capire se gli interventi intanto eseguiti di fatto bloccano il movimento franoso verso valle della strada provinciale.
Se le risultanze saranno positive la Provincia conta di intervenire con massima urgenza al fine di consentire, in sicurezza, il ripristino dell’originaria viabilità per fine mese.
Tale ipotesi potrebbe consentire di salvare la stagione turistica estiva per Erice centro storico, nonché, di tenere a maggio la Cronoscalata Monterice, nelle more, di un corposo definitivo progetto d’intervento che necessariamente richiederà tempi molto più lunghi.