Lavoratori pubblici e privati, giovani, immigrati e anziani si ritroveranno in tutte le piazze d'Italia per rivendicare il diritto al lavoro, chiedere al Governo, a Confindustria e a tutte le imprese di fermare i licenziamenti, ridurre le tasse e lottare contro le nuove forme di schiavitù.
A Trapani lo sciopero si svolgerà con una manifestazione nella sala congressi del Crystal Hotel (Piazza Umberto I°). La manifestazione, che avrà inizio alle 9,30, si aprirà con la relazione del segretario d'organizzazione della Cgil di Trapani Filippo Cutrona a cui seguiranno gli interventi dei segretari di categoria e delle Camere del Lavoro del territorio e dei lavoratori.
L'iniziativa sarà conclusa dall'intervento della segretaria generale della Cgil Sicilia Mariella Maggio.
“Sciopereremo – ha anticipato Mimma Argurio – per chiedere al Governo di dare risposte concrete ai cittadini che oggi, dal Nord al Sud dell'Italia, si ritrovano in gravi difficoltà. La Cgil – ha proseguito – ritiene sia possibile fermare i licenziamenti. Per questo chiediamo, tra le altre cose, che si raddoppi la durata dell'indennità di disoccupazione e si sostenga il reddito con gli ammortizzatori sociali per i precari. Inoltre è indispensabile affrontare le vertenze per impedire la chiusura delle aziende. Sul fronte delle tasse per i lavoratori e i pensionati – ha concluso – chiediamo di rilanciare la lotta all'evasione fiscale, abbassare la prima aliquota al 20 per cento, dare risposte agli incapienti e unificare le detrazioni per i carichi familiari”.
Sinistra Ecologia Libertà invita tutte le lavoratrici e i lavoratori ad aderire allo sciopero generale proclamato dalla CGIL per il 12 Marzo, e invita i cittadini a partecipare alle manifestazioni territoriali convocate in molte piazze d’Italia nella stessa giornata. E’ quanto si legge nella lettera di adesione che la segreteria nazionale di Sinistra Ecologia Liberta’ ha inviato a Guglielmo Epifani.
Rilanciare un piano per la piena occupazione – prosegue il documento di Sel - e sostenere il reddito dei disoccupati e degli inoccupati; ridare dignità al lavoro a partire dall’aumento dei salari e delle pensioni; ristabilire una giustizia fiscale in modo che l’economia pubblica non sia sostenuta solo dalla tassazione dei redditi fissi, da lavoro dipendente e da pensione; combattere il lavoro nero e l’evasione fiscale e contributiva; combattere lo sfruttamento dei lavoratori più deboli, siano essi giovani, donne, immigrati.