L'accordo è stato siglato in mattinata al ministero del Lavoro, ma riguarda solo 1.110 dei quasi 7mila operatori del gruppo ceduto a Omega e cioè quelli dei call center dipendenti dalla Raf spa, società per la quale il tribunale di Novara ha dichiarato lo stato di insolvenza, nominando un custode giudiziario-commissario: Trino Vercellese, Gaglianico (Biella), Ivrea e Novara (900 lavoratori in tutto), Monza (150) e Casalecchio di Reno (60).
L'accordo è stato firmato dall'avvocato milanese Francesco Di Mundo, "commissario" per le citate sedi Phonemedia-Raf, dai rappresentanti di Italia lavoro e dai dirigenti nazionali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil.
Prevede l'erogazione di 12 mesi di cassa integrazione straordinaria in deroga fino al 23 febbraio 2011. "E' stata una giornata importante - ha commentato Emilio Miceli, segretario nazionale della Slc Cgil - ; era il primo obiettivo che ci eravamo posti e adesso si tratta di riportare il lavoro dentro quegli stabilimenti. Stiamo continuando in diversi tribunali d'Italia a chiedere il commissariamento delle altre società e contiamo nelle prossime settimane di poter completare il quadro che permetterà l'estromissione definitiva della vecchia proprietà, le protezioni sociali, il recupero al lavoro di migliaia di lavoratrici e lavoratori".
Fondi statali e regionali Il finanziamento della cassa in deroga, in base all'intesa, sarà assicurato al 60% dal ministero ed al 40% dalle Regioni interessate (Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna). All'incontro romano si è parlato anche di ulteriori provvedimenti per il periodo che precede il 24 febbraio, ma per questi ci saranno probabilmente dei nuovi incontri. I lavoratori del gruppo,
ceduto durante l'estate da Phonemedia a Omega, non hanno più visto uno stipendio dopo quello di settembre e sono andati avanti per cinque mesi senza salario tra scioperi, occupazioni, assemblee permanenti e manifestazioni (un'altra è in programma per il 16 marzo a Vibo Valentia) che hanno portato in piazza i lavoratori da Trapani a Bari, da Catanzato a Pistoia e Trino Vercellese.
Il Sud in attesa Se i lavoratori del Nord tirano un sospiro di sollievo, per i loro colleghi dei call center del Sud le cose restano ancora in bilico. L'istanza di insolvenza e di commissariamento è stata presentata anche per le sedi di Vibo Valentia, Bitritto (Bari), Catanzaro e Trapani, dipendenti da diverse controllate Phonemedia. Il sindacato, unito a livello nazionale, sul territorio si è spaccato. In Puglia, ad esempio, Cisl e Uil in Puglia hanno sostenuto la richiesta fatta alla Regione dalla Multi media planet (società da cui dipendono Bitritto e Trapani) per l'attivazione della cassa integrazione in deroga. La Cgil, al contrario, ritiene necessario attendere le sentenze sul commissariamento (la prossima dovrebbe arrivare l'8 aprile dal tribunale di Vibo Valentia) ed escludere la vecchia gestione da ogni iniziativa futura. La Regione Puglia aspetterà le sentenze o eventuali intese nazionali col ministero.
La Finanza al lavoro Nelle sedi del Nord Italia "commissariate", su disposizione del Tribunale di Novara gli agenti della Guardia di finanza hanno iniziato a prelevare documentazione e registri contabili. Le acquisizioni hanno riguardato anche la sede amministrativa Pmc operations di Novara, dove sono anche stati chiusi i server. Anche il custode giudiziario ha iniziato il suo lavoro di verifica sulla liquidità rimasta in cassa e su crediti e debiti della Raf spa.