“In numerose scuole dal liceo classico “Garibaldi” di Palermo al liceo scientifico “Boggio Lera” di Catania si sono approvati inequivocabili documenti contro la cosiddetta riforma, la giornata di sciopero del 12 marzo sarà un’importante occasione di protesta”- continua Cangemi.
“Di fronte ai fermenti e alle angoscie dell’istruzione siciliana, che tra qualche mese vedrà sparire altre migliaia di cattedre e azzerare il suo ruolo, spicca la complice passività del governo regionale, fresco reduce dalla colossale figuraccia del fallimento dei progetti per i precari della scuola, annunciati ad agosto e ancora fermi. Il “democratico” assessore Centorrino è stato finora troppo occupato a censurare la letteratura siciliana” conclude Luca Cangemi.